Pescara: serata Caritas con l’Abate musicista

feedback Un evento unico nel suo genere, che riunisce musica, beneficenza e spiritualità: venerdì 13 giugno alle ore 20,30 all’Aurum di Pescara si esibiranno i Feedback, gruppo tedesco che annovera tra i suoi componenti Notker Wolf, Abate Primate dei benedettini (la più alta carica dell’ordine monastico). La serata (ingresso 5 euro, incasso devoluto alla Caritas pescarese) si intitola “Famiglia è gioia”, è organizzata dall’associazione San Benedetto di Pescara e vedrà alternarsi musica e testimonianze di famiglie rappresentative di alcune realtà territoriali. Il concerto sarà preceduto nel pomeriggio da un incontro tra Wolf e il presidente della Regione Luciano D’Alfonso.
Il gruppo rock Feedback nasce nel 1976 nello studentato del liceo classico dell’abbazia benedettina di St. Ottilien nei pressi di Monaco di Baviera. Lo stile è un rock’n’blues che si rifà ai gruppi famosi dell’epoca come ZZ Top, Status Quo e Deep Purple. In occasione di un concerto nell’abbazia, la band invitò l’abate Notker Wolf a suonare col flauto traverso il famoso assolo di “Locomotive Breath” dei Jethro Tull. Poi gli diedero una chitarra elettrica per accompagnare altri brani. Da allora ha condiviso le loro sorti. 
I Feedback hanno pubblicato tre album e suonato diverse volte in Germania e Austria, spesso anche in tv. Il momento culminante della loro carriera musicale è stato un concerto a Benediktbeuern (Germania) nel 2008, nel quale sono stati il gruppo spalla dei Deep Purple; questi ultimi hanno invitato l’abate a suonare con loro “Smoke on the Water” (vedi su youtube sotto “Notker Wolf”).
Il repertorio della serata comprenderà canzoni scritte dal gruppo e alcuni classici del rock. Dice l’abate: “È una gioia stare in mezzo alla gente come faceva Gesù. Testimoniamo la gioia della musica e di stare e suonare insieme”. Uno dei loro brani più conosciuti è My best friend: “Tutti abbiamo bisogno di amici – spiega Notker Wolf, che compirà 74 anni il 21 giugno – ce ne sono molti quando stiamo bene, ma diminuiscono quando stiamo male, fino al momento in cui restiamo da soli. Proprio in questo momento bisogna ricordarsi che c’è sempre un “amico” sopra di noi, quel Dio che ci ama”.

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