video » Pescara, trader denunciato dalla Mobile, tra le vittime anche lo Ior

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PoliziaInvesti tanto, ricevi tantissimo. Si chiama PPP, private placement program, ed è un meccanismo utilizzato nell’alta finanza che permette all’investitore di ottenere rendite bancarie elevatissime, previo deposito di solide garanzie. Qui entra in gioco il trader, ossia l’intermediario dell’operazione; nel caso finito nel mirino della Mobile di Pescara, questi non sembra essere uomo di specchiata onestà. I fatti. La Mobile, indagando su altre vicende presso uno studio notarile della città, si è imbattuta nella lettera in cui Mons. Francesco Cuccarese, presidente della Fondazione Ivec, informava lo IOR di aver ricevuto una donazione importante a base di titoli messicani e di volerli depositare a garanzia di un finanziamento su un conto da aprire per l’occasione. Le vittime dunque sarebbero proprio le banche, non solo lo IOR, ma anche altri istituti presso i quali, in cambio di soldi veri, venivano depositati titoli spacciati per milionari ma in realtà poco più che carta straccia. A mettere in campo quest’entrata in grande stile nell’allettante mercato dei PPP sarebbe stata l’organizzazione criminale internazionale scoperta dalla Polizia. Sette le persone indagate una delle quali, un argentino residente a Pescara, avrebbe consegnato questi presunti supertitoli alla fondazione Ivec di Monsignor Cuccarese: una donazione, in pratica, in cui entrambe le parti attribuivano ai titoli un valore puramente numismatico, 20.000 euro, salvo poi, un anno dopo, ritrovarli gonfiati e pronti per essere investiti.


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