Agguato Rancitelli: Il gambizzato non collabora

Polizia auto notteUn velo denso di omertà ricopre i contorni dell’inquietante episodio avvenuto la notte di sabato scorso in Via Lago Capestrano a Pescara, quando un 40enne con vecchi precedenti per droga, Massimo Rendine, é stato ferito alla gamba da un colpo di pistola a tamburo, forse, un revolver, da uno sconosciuto. Subito soccorso e portato in ospedale da un nomade e ricevute dai medici le cure necessarie, l’uomo ha firmato il foglio delle dimissioni ed é tornato a casa. Si é trattato certamente di un avvertimento, tra l’altro il secondo nel giro di pochi giorni, perchè la Fiat Punto data alle fiamme la scorsa settimana in Via Giovannucci a Pescara Colli era di proprietà proprio di Rendine. Le testimonianze raccolte dagli uomini delle Volanti parlano di una discussione animata in piena notte prima di due spari, lo stesso nomade che ha prestato i primi soccorsi, ha detto di non aver visto nessun altro nei paraggi, mentre la vittima non ha mostrato a tutt’oggi il benchè minimo spirito collaborativo. L’unico aiuto potrebbe giungere dalle telecamere di sorveglianza installate in strada, soltanto da lì la polizia potrà risalire ad una verità che in molti vogliono tenere oscurata.

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