Uomo in manette per usura: un uomo di 63 anni residente a Villa Raspa di Spoltore applicava tassi usurai del 232% ed aveva messo in ginocchio un imprenditore pescarese. I Carabinieri della Stazione di Pescara Scalo hanno arrestato Giovanni Fusilli , già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi, che nel 2007 aveva prestato 20.000 euro ad un imprenditore in difficoltà economiche che non poteva accedere al sistema bancario.
Dalla vittima pretendeva 2.500 euro mensili di interesse. Somma che il malcapitato ha pagato per oltre un anno. Ad un certo punto, però , essendo impossibilitato a proseguire i pagamenti, ha cercato di chiudere la vicenda. Un furto sospetto all’interno della sua azienda ha indotto l’imprenditore a continuare a pagare per estinguere il debito coinvolgendo anche la moglie, costretta a sottoscrivere cambiali e assegni, per complessivi 120.000 euro. I carabinieri , come riferito durante la conferenza stampa dal comandante del Comando Compagnia , il capitano Claudio Scarponi e dal comandante della stazione di Pescara Scalo maresciallo Francesco Mingolla, hanno posto fine alla illecita attività sequestrando anche due auto di proprietà del presunto usuraio e dieci conti correnti intestati a lui e a soggetti compiacenti. Fusilli, titolare di una pensione di poche centinaia di euro, aveva effettuato versamenti sui conti per oltre 290.000 euro. Analoga sproporzione è stata accertata dai militari anche sugli altri due titolari di conti correnti. In un caso avevano movimentazione di oltre 100,000 euro a fronte di un reddito di circa 25.000 euro; nell’altro versamenti per circa 60.000 euro a fronte di un reddito di poche migliaia di euro per due soli anni. Le indagini proseguono e non si escludono ulteriori sviluppi così come la possibilità che possano esserci anche altre vittime del presunto strozzino che potrebbero presentare altre denunce ai carabinieri.
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