Petrolio: Approvata “Ombrina Mare”, insorge il WWF

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petrolio offshoreUn “fulmine sul futuro dell’Abruzzo e del suo mare”.  Così il WWF abruzzo commenta la notizia dell’approvazione dal Ministero dell’Ambiente del mega-progetto petrolifero “Ombrina Mare” proprio di fronte alla Costa dei Trabocchi. Il progetto della ditta inglese Mediterranean Oil and Gas (MOG o Medoil) riguarda il litorale fra Ortona, San Vito, Rocca San Giovanni, Fossacesia e Torino di Sangro e prevede la costruzione di una piattaforma per estrazione di petrolio con annessa nave FPSO, definita dal WWF un “vero e proprio centro oli galleggiante” lungo 350 metri per la desolforazione sul posto del petrolio e del gas estratto dai fondali marini a soli 9 chilometri dalla riva e con la piattaforma a circa a 6 km dal SIC Fosso delle Farfalle e vicinissima a diversi altri siti di interesse comunitario.
“Il Governo Monti, favorevole alla deriva petrolifera in Abruzzo e in Italia, in zona Cesarini ha fatto un regalo enorme ai petrolieri”, commenta ii WWF. “Una decisione che rappresenta uno schiaffo per tutti gli abruzzesi ponendo a rischio il futuro turistico della regione ma non solo”. “Ci aspettiamo – dichiara Fabrizia Arduini, referente Energia del WWF Abruzzo – una mobilitazione immediata da parte degli enti, dalla Regione alla Provincia ai Comuni, per attivare le procedure di un ricorso al T.A.R. non appena il provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Chiediamo a tutti i candidati di schierarsi affinché chiunque vada al governo blocchi immediatamente questo sciagurato progetto che mina alla base qualsiasi ipotesi di futuro per il bellissimo tratto di costa teatino che deve diventare parco nazionale.
Secondo le stime della stessa MOG, ogni giorno saranno immessi in atmosfera circa 200 tonnellate di fumi da combustione dai motori, dal termodistruttore e dalla torcia atmosferica; nei pochi mesi di perforazione e prove di produzione saranno prodotti 14mila tonnellate di rifiuti tra fanghi perforanti ed altro! Non osiamo neppure pensare che cosa accadrebbe nel caso di guasti o incidenti: è bene ricordare che questo tipo di raffinerie a mare non vengono usate neanche nel golfo del Messico, ben più aperto del piccolo Mare Adriatico, proprio per la loro pericolosità”. “Stando alle stime sulle capacità produttive del giacimento della stessa Medoil Gas -conclude il WWF- “l’Abruzzo dovrebbe sopportare tutto questo soltanto per garantire pochi giorni di fabbisogno energetico nazionale di gas e di petrolio! La concessione Ombrina Mare aveva avuto un preavviso di rigetto nel 2010 in sede di V.I.A. dal Ministero dell’Ambiente grazie al Decreto Prestigiacomo ma il Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti nell’estate 2012 ha consentito alla MOG di riaprire nuovamente la discussione, con un procedimento profondamente antidemocratico. Il cosiddetto governo dei tecnici ha escluso infatti i cittadini dalla possibilità di inviare nuovamente osservazioni contrarie benché tanti abruzzesi, associazioni, docenti universitari ed anche gli enti locali stiano da sempre contestando duramente il progetto organizzando anche diverse manifestazioni”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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