video » Petrolio, Confindustria: “basta menzogne”

sedie disabili per mare

ombrina mareNessun danno o pregiudizio causato finora a turismo e agricoltura; circa cinquemila dipendenti per una massa salariale annua – per quanto riguarda le 15 imprese con titolo minerario – di 23 milioni di euro; un indice di infortuni sul lavoro più basso di tutte le altre attività manifatturiere e un’alta capacità di assorbire i laureati degli atenei regionali. Sono alcuni tra i risultati principali emersi dallo studio sugli scenari imprenditoriali, territoriali ed economici dell’industria estrattiva in Abruzzo. La ricerca, condotta dall’equipe del professor Luciano Fratocchi del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’Informazione e di Economia dell’Università dell’Aquila, è stata presentata nella sede di Confindustria Chieti. Un’occasione, secondo il presidente Paolo Primavera, “per aprire una discussione sugli idrocarburi in Abruzzo fuori da steccati ideologici e pregiudizi. Alimentati da un certo ambientalismo e di facile presa sulla politica. Contiamo di mettere a disposizione di imprese, sindacati, organizzazioni e pubbliche amministrazioni – ha proseguito Primavera – una serie di elementi di conoscenza fondati su rigorosi criteri scientifici, utili per capire la portata degli impatti sull’economia abruzzese delle attività estrattive, ricordandone la storia nella nostra regione e la consistenza del tessuto industriale ad esso legato”.


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