A sentire le prodezze che sarebbero state perpetrate attorno all’aeroporto di Preturo viene in mente quella bella canzone di Giorgio Gaber: “Anche per oggi non si vola”. Sarà che tra inchieste e richieste, l’epopea dello scalo aquilano resta sempre terra terra. E’ cominciata male, la storia dell’Aeroporto dei Parchi, e potrebbe finire anche peggio. Dalla pista in costosa espansione ad uso dei G8, alla presunta concorrenza sleale nei confronti di quello che chiamiamo Aeroporto d’Abruzzo – a meno di 100 kilometri di distanza -, fino ai voli strombazzati, annunciati e mai decollati e all’inchiesta di Report, sfacciata e informata come sempre. Ed eccoci all’affidamento al gruppo X Press di Giuseppe Musarella, uno che fa business un po’ qua un po’ là. E un po’ pure a L’Aquila, dove il Comune gli offrì la gestione aeroportuale, condivisa con il consorzio calabrese Innovative Solution Italy, socio di minoranza. Su quell’affidamento però il Pm Stefano Gallo ha preferito vederci chiaro, e qualche illuminazione deve averla ricevuta se è vero come è vero che chiede il rinvio a giudizio dei componenti della commissione comunale che, secondo l’accusa, avrebbe affidato l’appalto omettendo parte della documentazione attestante i requisiti necessari. Una via breve per intercettare i fondi erogati dal Comune, che nell’eventuale processo potrà costituirsi parte civile. Gli imputati sono l’ex dirigente comunale Renato Amorosi, i funzionari municipali Giuseppe Galassi e Federica Meogrossi, oltre a Raffaella Marciani dell’Enac. Tutto si deciderà nell’udienza fissata per l’11 marzo 2015, quando probabilmente saranno definiti anche i contorni dell’altra grana giudiziaria scaturita dal sequestro di un’area aeroportuale in cui sarebbero state smaltite macerie post-sisma. Sempre più difficile,a questo punto, che l’Aeroporto dei Parchi possa decollare. Com’è che diceva Gaber? “Anche per oggi non si vola”.