Verdi: Caporale lascia il partito con una lettera di fuoco

porto ortona

caporalewalterIl Consigliere regionale Walter Caporale lascia i “Verdi” dopo 27 anni e lo fa con una lettera di fuoco che ha inviato al suo partito e che riportiamo di seguito. 

“Sono stato al fianco del partito dei VERDI da quando nel 1986 era solo un Movimento Ecologista, e ci sono rimasto fino ad un mese fa, nonostante le delusioni, le amarezze, il centralismo democratico, l’incapacità politica, ideale, sociale di elaborare strategie di breve, medio e lungo termine….. Un mese in cui questo partito ha deciso di trattarmi come l’ultimo arrivato: mi si è chiesto un conto pubblicamente, senza mettermi preventivamente al corrente e senza valutare che forse sono 27 anni che investo in questo Partito nel mio territorio e con miei fondi, il mio tempo, i miei ideali.
Ho sostenuto una Campagna per il rinnovo del Parlamento nonostante l’errore di non
candidare chi, come me, è un Verde riconoscibile dall’elettorato, impegnato e presente. Nella scelta delle alleanze e nella modalità di individuare i candidati alle Elezioni Politiche 2013, forse era il caso di candidare i Consiglieri Regionali che hanno una riconoscibilità immediata all’interno del Partito dei Verdi, anche quando si presenta con un progetto nuovo, come Rivoluzione Civile. Durante la Campagna elettorale abbiamo denunciato la scarsa presenza sui medias e non avete pensato che forse ogni vostra carica istituzionale era già un ottimo biglietto da visita sui territori. In Abruzzo la nostra LISTA DI RIVOLUZIONE CIVILE ha candidato parlamentari uscenti (alla faccia del rinnovo del Parlamento) e altri Consiglieri Regionali: il nostro capolista in Abruzzo era il mio collega alla Regione dell’IdV, Carlo Costantini. Avete fatto queste scelte non tenendo conto del mio ruolo Istituzionale, non tenendo conto della fedeltà e fiducia riposta nell’unico partito che si è sempre contraddistinto, rispetto agli altri, per l’unanime attenzione alle questioni animaliste.
Anche sotto questo aspetto ho dovuto ricredermi. A Roma i VERDI sostengono un vivisezionista convinto, che ha candidato lo Stilista Gattinoni: uno degli ultimi primitivi che realizza pellicce con specie animali selvatiche protette come orsi e linci. Creature catturate in natura e torturate per realizzare “orrori: pellicce utili solo alla vanità di chi le vende, chi le indossa, chi le promuove e chi le sostiene. Gattinoni, Marino, Federazione dei VERDI. NESSUN ANIMALISTA È STATO CANDIDATO DAI VERDI IN POSIZIONE ELEGGIBILE, nel 2013; I CANDIDATI SONO STATI CALATI DALL’ALTO SENZA NESSUN REALE COINVOLGIMENTO; LE TEMATICHE ANIMALISTE SONO STATE TOTALMENTE IGNORATE DAI VERDI NEGLI ULTIMI TRE ANNI; LA MIA PROPOSTA DI RIPROPORRE IL REFERENDUM ANTICACCIA É IGNORATA DA DIECI ANNI: AVREMMO POTUTO VOTARE ANCHE CONTRO LA CACCIA, insieme al nucleare e all’acqua pubblica. Ma i Verdi se ne sono fregati tranquillamente. Cosi come avevo chiesto che tra i referendum cittadini a Roma, del 2012, ne fosse inserito uno animalista: macché! E no: basta! L’animalismo potrà crescere e ripartire senza il gruppetto che detiene il simbolo dei Verdi, che ormai ha perso ogni contatto con la realtà, con la società, con gli ideali puri e semplici e genuini del passato. Io non mi sporcherò MAI le mani con chi se le è sporcate sulla pelle di poveri babbuini; un imbecille, di nome Ignazio Marino, che rischia di diventare Sindaco di Roma grazie anche a questi pseudo-Verdi nei quali io, ahimè, ho creduto per quasi 30 anni. Un Candidato Sindaco indegno, che si è più volte dichiarato favorevole alla vivisezione, che ha torturato decine di animali e che ora CANDIDA COME NUMERO DUE DELLA SUA LISTA CIVICA, UNO STILISTA CHE SQUARTA TORTURA UCCIDE DECINE DI MIGLIAIA DI
LUPI DI LINCI DI VOLPI DI MONGOLIE…MAI I VERDI ERANO CADUTI COSÌ IN BASSO! MAI! CHE SE NE VERGOGNINO, RESPONSABILI E COMPLICI DEL MASSACRO DI MIGLIAIA DI ESSERI VIVENTI. Io starò con chi, ANCHE a Roma, di sinistra o di destra, di centro o senza colore politico, sceglierà di
occuparsi anche – non solo – di loro, le ultime tra le ultime Creature di Dio (Papa Francesco
docet): gli animali. Con amarezza, ma senza ripensamenti, annuncio dunque che lascio questo partito che ho contribuito a far nascere e crescere, fino a quando qualche mio consiglio era ancora preso in
considerazione”.

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