Sono stati portati a conclusione gli otto progetti di ricerca finanziati con fondi Por Fesr e realizzati dal Polo di innovazione automotive e metalmeccanico che nasce dal programma di filiera coordinato dal Patto Sangro-Aventino attraverso il quale è stato costituito il Consorio Iam che riunisce quasi 60 grandi e piccole e medie imprese, centri di ricerca, associazioni di categoria e università di Chieti-Pescara e L’Aquila impegnati insieme alla Regione Abruzzo nella creazione di un Campus, un’infrastruttura tecnologica pubblica che ha come obiettivo quello di consolidare e di rafforzare la filiera e di elevare le competenze attraverso la formazione di alta qualità, la ricerca e l’innovazione. La parola d’ordine del Polo è fare squadra sfruttando l’ottimo lavoro progettuale speso finora per la scommessa che si chiama campus tecnologico. Quello dell’automotive è un settore che in Abruzzo occupa circa 30 mila addetti di cui 25 mila in provincia di Chieti. Il fatturato è di circa 7- 8 miliardi di euro l’anno pari al 20% del settore manifatturiero con oltre il 48% riferito all’export. Un settore quello dell’automotive che non sembra risentire degli effetti nefasti della crisi come hanno ricordato nel corso dell’incontro svoltosi a Santa Maria Imbaro il vice presidente della giunta regionale con delega allo sviluppo economico Giovanni Lolli , il presidente e il coordinatore del Polo di innovazione Giuseppe Ranalli e Raffaele Trivilino .