Polo Innovazione Automotive: presentati 23 progetti. Il 24 il Ministro Guidi in Abruzzo

Polo AutomotiveSono 23 i progetti di trasferimento tecnologico e 16 i progetti di ricerca e sviluppo sperimentale promossi dal Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, nato come Consorzio nel 2008 per fare ricerca e sviluppo e poi candidato nel 2010 a diventare, per l’appunto, Polo di Innovazione per l’Automotive. Una realta’, questa, che riunisce circa 70 partner tra aziende e organizzazioni impegnate a vario titolo nella filiera dell’industria automobilistica, localizzate in Abruzzo (per lo piu’ in Val di Sangro) e oltre i confini regionali. Tra i nomi del Polo, presieduto da Giuseppe Ranalli, ci sono multinazionali e piccole e medie imprese ma anche Universita’ e centri di ricerca. Questa mattina in Regione, a Pescara, alla presenza del vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, e’ stato fatto il punto della situazione sui progetti ma e’ stata anche delineata la strada da seguire in futuro ed e’ stato annunciato che l’esperienza del Polo sara’ portata a Milano, a Casa Abruzzo, in occasione dell’Expo, dove il Polo sara’ protagonista di due eventi (a luglio), nel corso dei quali avra’ la possibilita’ di raccontare la performante esperienza abruzzese. Proprio stamane, all’esterno della sede della Regione Abruzzo, in viale Bovio, dove si e’ svolta la conferenza stampa, e’ stato possibile toccare con mano i risultati raggiunti. E’ stato infatti mostrato uno dei progetti regionali che ha permesso di dotare un veicolo commerciale leggero del nuovo sistema “Shelter” (box – contenitore), realizzato grazie alla sinergia favorita all’interno del Polo tra l’azienda Abalog e l’Universita’ degli Studi dell’Aquila con il supporto di altri partner. Questo sistema si riferisce alla componibilita’ di contenitori su Lcv, come ad esempio il Ducato. La combinazione di contenitori, a diverse temperature e sganciabili facilmente, consente un trasporto merci di differenti tipologie contemporaneamente con una evidente riduzione dei viaggi di consegna e un abbattimento di emissioni di CO2 soprattutto all’interno dei centri urbani. Tra i 23 progetti di trasferimento tecnologico – che hanno breve durata e quindi producono risultati concreti e di solito immediati – uno ha coinvolto la Lazzerini, punto di riferimento del mercato nazionale e internazionale per la produzione di sedili – e ha avuto come obiettivo l’ottimizzazione e l’alleggerimento dei sedili. E’ risultato possibile ridurre il peso, proprio come si voleva, preservando, per di piu’, le caratteristiche previste dalle norme. Fiat-Chrysler Automobiles e’ stata invece interessata al progetto “telaio ribassato per veicolo commerciale leggero” che ha permesso un alleggerimento strutturale del veicolo garantendo prestazioni ottimali. La soluzione sviluppata per il telaio ha consentito un risparmio di peso a parita’ di prestazioni di circa il 35 per cento grazie anche al passaggio da acciaio ad alluminio. Honda, invece, e’ stata coinvolta in un progetto relativo alla ottimizzazione tecnico economica della Unique line, con risultati su piu’ fronti: riduzione dei costi produttivi pari a 450 mila euro l’anno, aumento della produzione giornaliera del 15 per cento e recupero di spazio di 1.500 metri quadri, con la sincronizzazione della produzione.

Il presidente Giuseppe Ranalli, ha espresso tutta la sua soddisfazione per i risultati raggiunti e ha annunciato come si sviluppera’ questa esperienza nata in Val di Sangro, definita da Ranalli “Automotive&Mechatronic Valley”. “Abbiamo lavorato per sei anni in silenzio, portato avanti 23 progetti e molti – ha commentato – hanno avuto un esito positivo. Ora, ha proseguito, vogliamo far conoscere in Italia e in Europa questo gruppo di aziende che ha cominciato nel 2008. Allora, ha ricordato, qualcuno ci prendeva in giro ma noi abbiamo fatto una sorta di corsa delle rane verso la montagna e oggi possiamo dire che questo gruppo di 70 imprese e’ arrivato alla montagna perche’ non abbiamo sentito i gufi”. Per Ranalli l’aggregazione e’ stata una scelta azzeccata. “Mettersi insieme e’ l’unica strada da seguire, perche’ le singole aziende non hanno le conoscenze e le competenze e ci vorrebbero tempi troppo lunghi per arrivare agli stessi risultati. Il network e’ vincente. Il nostro obiettivo, ha concluso, e’ allargare questa esperienza ampliando ad altre realta’ e il nostro essere vicini all’Expo, a luglio, servira’ a continuare ad espandere questa cultura”.

“Adesso passiamo alla fase 2.0, e ci prepariamo per ulteriori sfide”. Lo ha detto questa mattina, a Pescara, Raffaele Trivilino, direttore del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i progetti del Polo e fare un bilancio. “Negli anni passati abbiamo cominciato con uno screening, visitando 40 aziende per definirne punti di forza e di debolezza in materia di innovazione, e poi abbiamo creato un Osservatorio con l’Universita’ dell’Aquila e definito un processo partecipato. Abbiamo presentato otto progetti di ricerca alla Regione, che li ha finanziati tutti, e i 23 progetti di trasferimento tecnologico li abbiamo chiusi tutti. E’ stato un periodo importante e di grande sfida anche perche’ e’ la prima volta che l’Abruzzo porta avanti progetti di questo genere”. Non va sottaciuto, ha fatto notare Gilberto Candeloro, consigliere del Polo, che questi anni sono trascorsi mentre il Paese viveva un periodo particolarmente difficile. “Sarebbe stato facile mollare e invece ci abbiamo creduto, e la politica ci ha ascoltato e ci ha aiutato. L’automotive – ha sottolineato – e’ una forza trainante della regione e della meccanica. L’intenzione e’ di attrarre altre aziende e ora avviamo una fase che ci porta a farci conoscere di piu’. Vogliamo ribaltare e rovesciare nelle aree dove non siamo conosciuti e presenti il grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni”. In Abruzzo il sistema dell’automotive conta circa 30mila addetti (25mila in provincia di Chieti), con un fatturato di 7 miliardi di euro, pari al 20 per cento del settore manifatturiero, e un export che rappresenta il 50 per cento circa dell’intera regione.Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sara’ in Abruzzo il 24 giugno. Lo ha annunciato oggi il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, che e’ anche assessore allo Sviluppo economico, nel corso di una conferenza stampa del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo.

“Il ministro – ha detto Lolli sottolineando i risultati raggiunti dal Polo – sara’ a L’Aquila e poi anche in Val di Sangro per prender coscienza di cio’ che avviene, che puo’ essere un bel segnale a livello nazionale”. Il vicepresidente Lolli ha anche illustrato l’idea che la Regione vuole che i Poli perseguano: “Innovazione e ricerca, in primis, e il modello adottato dall’Automotive e’ quello giusto, cioe’ la ricerca frutto della collaborazione e del lavoro integrato tra aziende e Universita’. Lo dico – ha specificato Lolli – rivolgendomi anche agli altri Poli di Innovazione: Automotive si muove nella direzione giusta, perche’ ha predisposto un modello che pensa che l’industria abruzzese non possa sopravvivere offrendo prodotti a basso costo o facendo prodotti per conto terzi, ma piuttosto concentrare in Abruzzo il cervello, portare l’ideazione come elemento centrale della propria strategia”. Le imprese che stanno investendo in Abruzzo sono aziende automotive, “proprio perche’ – ha aggiunto il vicepresiente – trovano nel Polo di Innovazione una sponda eccezionale in grado di rispondere alle esigenze piu’ importanti e immediate”. Sottolineando, infine, i dati positivi del primo trimestre 2015 su occupazione e industria “che sembrano confermare una vocazione ‘industriale'” l’invito di Lolli e’ stato comunque quello di “evitare trionfalismi. Piuttosto voglio evidenziare che crescono principalmente le aziende che sono sul mercato internazionale”.

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