Dal danno alla beffa? E’ questo il rischio che corrono le oltre 70 persone le cui attività commerciali orbitano intorno al porto di Pescara e per le quali il mancato dragaggio, da ormai due anni, non fa che provocare danni economici persino difficili da quantificare. A denunciare la situazione, chiedendo immediato “indennizzo economico e pari rassicurazioni anche psicologiche come già fornite alle marinerie” è Bruno Santori operatore commerciale portuale anche lui fermo da due anni “sebbene – ci ha poi spiegato nel dettaglio – comunque abbiamo dovuto continuare a paghare affitti, stipendi,bollette e tasse senza incassare un euro che fosse uno!”. Si rivolge alla Regione, Santori, chiedendo immediate garanzie finanziarie e approfittando del nostro microfono per rilanciare anche l’altra questione vitale dal suo punto di vista: “una darsena commeciale a 6 metri di profondità onde ci si ritrovi punto e a capo a stretto giro!”.

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