video » Post terremoto, arrestato tecnico della Protezione Civile, indagati 10 imprenditori abruzzesi

tribunale laquilaArresti domiciliari per un tecnico sottufficiale dell’esercito in servizio presso il Dipartimento della Protezione civile, Rocco Ragone, 51anni di Bari, per i reati di corruzione, peculato, estorsione, falso e truffa ai danni dello Stato negli appalti del dopo terremoto. A firmare il provvedimento e’ stato il Gip de L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta della Procura. Lo stesso giudice ha disposto il sequestro preventivo dei beni nella disponibilita’ dell’indagato, risultati di valore sproporzionato rispetto alle fonti di reddito dichiarato. Nell’inchiesta sono indagate altre 9 persone. Nei confronti di un imprenditore – al quale e’ stato contestato il reato di corruzione e di frode nelle pubbliche forniture – e’ stato prescritto l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Per gli altri indagati, tutti imprenditori delle province di L’Aquila, Teramo e Potenza, accusati di frode nelle pubbliche forniture, il Gip ha disposto la sospensione dell’esercizio dell’attivita’ imprenditoriale. Le indagini, delegate al Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza de L’Aquila, si sono soffermate sull’attivita’ di Ragone che avrebbe sfruttato la propria posizione nell’ambito della struttura appaltante per opere di somma urgenza realizzate a seguito del sisma del 6 aprile 2009. Le Fiamme Gialle avrebbero accertato come Ragone avesse usufruito di beni per scopi personali (autovetture fornite regolarmente dalle imprese alla stazione appaltante). Inoltre, e’ stato svelato come si sarebbe reso responsabile di una serie di reati commessi grazie ad imprenditori compiacenti nel corso del 2011. In tale contesto e’ emerso che gli sia stato donato un carrello appendice e una utilitaria da una ditta favorita nell’esecuzione dei lavori appaltati, che aveva realizzato, con la necessaria complicita’ del sottufficiale, le strutture di alcuni Map con materiale scadente ed in modo difforme dalle norme di costruzione. Inoltre, in occasione del funerale di un parente, Ragone si sarebbe falsamente presentato ad un’impresa di pompe funebri come appartenente alla Guardia di Finanza minacciando l’invio di un controllo fiscale, ottenendo, così uno sconto. Nel corso della realizzazione delle platee di alcuni Map sono stati artefatti – stando sempre alle indagini – i campioni di calcestruzzo destinati alle prove di resistenza del cemento armato. Grazie alla collaborazione dell’universita’ dell’Aquila sono state riscontrate alcune carenze strutturali che gli enti preposti, informati dalla Procura della Repubblica, dovranno ora sanare. Le presunte irregolarita’ sono state riscontrate sui Moduli Abitativi Provvisori di Cansatessa, San Vittorino e Tempera 2 (n. 2 e n. 4).

TUTTI GLI INDAGATI
Le persone indagate, si e’ poi appreso, sono in tutto dieci (compreso Ragone) due delle quali coperte da ‘omissis’. Si tratta di Luigi Giammarino, 40 anni, di Atri (Teramo) residente a Montefino (Teramo); Maria Savini, 36 anni, nata a Teramo, residente a Isola del Gran Sasso (Teramo); Mauro Rinvenuto, 51 anni, nato a Vittorito (L’Aquila), residente a Pratola Peligna (L’Aquila); Alvaro Tollis, 50 anni, nato e residente a Sulmona (L’Aquila); Massimo Di Donato, 51 anni, nato e residente a Teramo, coinvolto in qualita’ di procuratore speciale della “Meg Costruzioni Srl”; Giancarlo Di Bartolomeo, 46 anni, di Teramo, amministratore unico della “Meg Costruzioni Srl; Nicola Gioscia, 62 anni, nato a Laurenzana (Potenza) e residente a Tito Scalo (Potenza).


{avsplayer videoid=4260}

Sii il primo a commentare su "video » Post terremoto, arrestato tecnico della Protezione Civile, indagati 10 imprenditori abruzzesi"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*