video » Premi Flaiano: “Non lasciamo Pescara”

tiboni edoardo“Il Premio Flaiano é di Pescara e dei pescaresi”. Il presidente dell’Associazione che da 40 anni organizza uno degli eventi culturali più importanti d’Abruzzo, Edoardo Tiboni, getta acqua sul fuoco delle polemiche, assolve il Comune di Pescara, che ringrazia sentitamente in tutte le sue componenti, maggioranza ed opposizione, e se proprio deve togliersi qualche sassolino dalla scarpa lo fa con la sua consueta eleganza con un paio di riflessioni sulla richiesta di un contributo, per la prima volta dopo dieci anni, di 18 mila euro più le spese per il personale,  dalla Fondazione “Pescara Abruzzo” per l’utilizzo delle sale del cinema Massimo per le proiezioni della rassegna cinematografica e su una politica culturale del Governo Chiodi che ha prodotto il mancato finanziamento della Legge 98 e della Legge 56 che assicuravano non solo al Premio ma alle tante iniziative dell’Associazione un contributo di circa 258 mila euro ridotto ad appena 50 mila euro recuperati in extremis grazie quasi esclusivamente alla sensibilità dell’assessore regionale al bilancio Carlo Masci. Intanto il Premio non lascia Pescara con un programma concordato con il vice sindaco Fiorilli di eventi itineranti a Parco Florida, Piazza Marino Di Resta, Piazzale Colonna, Marina di Pescara per culminare con la cerimonia conclusiva che si terrà quest’anno il 14 luglio nella centralissima Piazza Salotto. Unica novità, rispetto al passato, le proiezioni all’Arca Multiplex di Spoltore – se proprio dovevamo spendere qualcosa tanto vale spendere di meno ma per una struttura più confacente alle esigenze della manifestazione – precisa Tiboni che poi ricorda com’é nato il gemellaggio, dieci anni fa, con il Cinema Massimo, allorquando l’allora sindaco D’Alfonso annuncio’ l’acquisto dello stabile da parte della Fondazione “Pescara Abruzzo”, dopo che il suo predecessore Carlo Pace non aveva voluto dar seguito alla proposta del vecchio proprietario di assicurare al mondo associazionistico della città, dal lunedì al venerdì, l’utilizzo della struttura previo pagamento annuo da parte del Comune di una cifra che si aggirava sui trecento milioni di vecchie lire che gli avrebbe consentito nel giro di qualche anno di diventare proprietario della struttura stessa. “Non sono d’accordo con il presidente della Fondazione Mattoscio – spiega Tiboni – quando dice che l’eccessiva tassazione sta uccidendo la cultura visto che, tra l’altro, per quanto ne so, la Fondazione sprizza di salute sotto l’aspetto economico.” E poi rilancia :”Sono anni che sollecitiamo le istituzioni per l’acquisto della casa natale di Flaiano dove a piano terra potrebbe trovare posto un museo”, ma questa é un’altra storia. Intanto sulla vicenda interviene Nicola Mattoscio :”In Abruzzo non c’é nessuno che supporta la cultura come la Fondazione Pescara Abruzzo: se alcune istituzioni hanno la potenza di fuoco per attaccare, individuino bene l’obiettivo, che non può essere la Fondazione”.  Per Mattoscio  la Fondazione “nel 2012 ha distribuito 2,1 mln di euro alla cultura abruzzese mentre nel 2012 la Regione ha stanziato solo 300 mila euro, e a Pescara gli spazi dai noi gestiti valgono 25/30 mln di euro: questo a fronte di spese vive per 480 mila euro l’anno. Ora con l’introduzione di Imu e Tarsu siamo tenuti al pagamento al Comune di Pescara di 200 mila euro di oneri: l’ente locale applica è vero i provvedimenti del governo Monti, ma Pescara ha inserito le tariffe più alte per gli spazi culturali, e questo – insiste Mattoscio – si riverbera su chi usufruisce degli spazi. A Tiboni del Flaiano avevamo proposto, a fronte di un nostro contributo che negli scorsi anni copriva 40 mila euro, di avere gli stessi spazi per soli 15 mila euro. In un primo tempo aveva accettato, poi ha rinunciato. Mi dispiace, ma se l’ente locale pretende dalla cultura dei soldi tramite oneri fiscali, che questi soldi almeno tornino alla cultura”, chiude Nicola Mattoscio.


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