Crac Di Pietro – Rapagnà conferma il ruolo di C.Tancredi

CarmineTancrediNella nuova udienza del processo-bis a Teramo per il crac Di Pietro-Curti, in cui è imputato il commercialista Carmine Tancredi, contitolare di studio dell’ex Governatore Gianni Chiodi, l’imprenditore balneare rosetano Alberto Rapagnà (uno dei testi-chiave dell’accusa) ha confermato in aula tutte le circostanze su cui era stato chiamato a deporre già nel dibattimento precedente, terminato con le condanne degli imputati per bancarotta fraudolenta. Rapagnà ha ripetuto che nel 2008, quando vendette la concessione del Lido Atlantic alla società Kappa Immobiliare (una delle imprese al centro del crac), la bozza preliminare dell’atto venne redatta proprio dal commercialista Carmine Tancredi. “Dopo il pagamento” – ha dichiarato Rapagnà – “non sapevamo a chi intestare la fattura, che poi venne intestata alla Kappa Immobiliare”.
Tancredi, in questo processo-bis, è accusato di concorso in bancarotta fraudolenta nel ruolo di consulente di Maurizio Di Pietro e Guido Curti, i quali sono nuovamente imputati, ma stavolta per reati fiscali. Otto in tutto le persone chiamate alla sbarra dalla PM Irene Scordamaglia, che formalizzerà le proprie richieste nella prossima udienza. La sentenza del Tribunale di Teramo è prevista prima della sospensione estiva dell’attività giudiziaria.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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