Rilasceranno dichiarazioni spontanee nel corso dell’udienza di venerdì prossimo, gli imputati al processo sulla mega discarica rinvenuta nel marzo 2007, nei pressi di Bussi Officine. Davanti alla Corte d’Assise di Chieti, il Processo col rito abbreviato vede 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso dai pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini che hanno chiesto pene fino 12 anni di reclusione. Parola ai legali della difesa anche nell’udienza di oggi, in particolare l’avvocato Augusto La Morgia ha ribadito come la legislazione dell’epoca sia stata rispetta ed i suoi assistiti, Domenico Angelo Alleva e Nazzareno Santini abbiano svolto con professionalità il proprio lavoro ed ha ribadito come non sussista l’ipotesi di avvelenamento. Sulle proprie posizioni, d’altro canto, le parti civili che chiedono giustizia per la popolazione che, affermano, ha bevuto l’acqua contaminata. Scongiurato anche il paventato rischio di prescrizione del processo, dopo il caso eternit di Torino. La sentenza (Presidente del Processo Camillo Romandini) potrebbe essere pronunciata già la sera del 12 dicembre, al massimo il prossimo 19 dicembre.