Processo dragaggio spostato a Pescara con la marineria e gli armatori parte civile

DragaggioAlla fine l’hanno spuntata loro portando a casa un punto a favore. Pescatori e armatori di Pescara (in tutto un centinaio di persone rappresentate dall’avvocato Carmine Ciofani) che nell’udienza preliminare dinanzi al GUP dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, si sono costituiti parte civile nel procedimento riguardante il dragaggio del porto canale, con i lavori bloccati per alcuni anni e poi effettuati nel 2014. Con la richiesta di costituzione di parte civile, che è stata ammessa, la marineria chiede il risarcimento del danno patito a causa del fermo operativo legato al mancato dragaggio. Nell’inchiesta sono indagate 33 persone. Il giudice ha anche accolto una eccezione di competenza territoriale per alcuni reati (tra i quali quello di turbativa d’asta) per cui una parte del processo è stata trasferita a Pescara. A L’Aquila resta il troncone riguardante i reati ambientali. Ora toccherà al giudice di Pescara decidere se procedere alla citazione diretta oppure fissare una nuova udienza preliminare. Infine, sempre ieri a L’Aquila, è stata accolta la richiesta di incidente probatorio per esperire una consulenza tecnica sulla individuazione del numero identificativo dei fanghi. La costituzione di parte civile è avvenuta anche da parte del comune di Collecorvino, nel cui territorio sarebbero stati conferiti in discarica i fanghi illecitamente smaltiti.

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