Proger Chieti: arriva Migliori? Ma….

Basket

miglioriREDAZIONE – Proger Chieti, che succede? La squadra gioca un basket bello e divertente, a tratti è inarrestabile ma spesso si eclissa condizionando l’andamento della partita con break sfavorevoli incolmabili, sprattutto in trasferta. A Reggio il primo quarto è stato terribile, 31 – 10 e partita già chiusa prima del rientro con la tripla di tabella di Rush che ha regalato a Reggio il + 6 a fine terzo periodo con la Proger che si era riportata a meno 3 con pieno merito. Ma è tempo di analisi definitive e di capire il perchè di questi black out. Squadra giovane, d’accordo. La sensazione è che coach Galli abbia tirato fuori il massimo da una squadra che al Palaleombroni non è seconda a nessuno strappando applausi ma che di più proprio non può fare. Passi la classica frase fatta ” dobbiamo lavorare in palestra per crescere” è prassi per carità ma la nostra opinione è che la squadra abbia delle lacune da colmare e che di più non può fare. Fermo restando che è da applaudire la mission della società: squadra giovane e rispetto del budget ma dietro in classifica corrono tutte e la stessa Piacenza che è la più staccata ha lo scontro diretto favorevole in attesa del ritorno e può essere un pericolo. Motivo per cui va presa una decisione per affrontare con più tranquillità il girone di ritorno. Saffold non ha dato quel quid in più che ci si aspetta da un americano: a poco serve la prova da 6 e mezzo di Reggio: da un atleta a stelle e strisce ci si aspetta la differenza leggi Deloache e Rush ieri con 19 a testa, tanti rimbalzi e tanti assist. Guardando il roster a disposizione di coach Galli ci si accorge che ci sono tanti nuneri tre poi adattati a fare altro: Sollazzo, Saffold, Sergio, Cardillo. E se la carenza di struttura sotto canestro è attenuata dall’ottima stagione di Ancellottie  Paesano e dalla lettura tattica di Galli che vuole una squadra spesso con 4 piccoli, ecco che nel ruolo di guardia il roster è scoperto. E qui non basta la stagione super del duo Monaldi – Palermo a mettere le cose a posto. Statistiche alla mano difensivamente parlando proprio con i due italiani contmporaneamente in campo le cose vanno meglio ma per Palermo e Monaldi è un sovraccarico non da poco. Ecco allora che la soluzione migliore potrebbe essere il taglio di Saffold e l’arrivo della classica combo in grado di difendere sulla guardia avversaria e fare canestro. Giocatore non facile da trovare. Contatti ben avviati con Franco Migliori, italo – argentino fino a qualche settimana fa a Jesi in gold e visto in Abruzzo a Teramo ai tempi della A1. Giocatore tignoso, gran tiratore da tre sugli scarichi e forte difensivamente. Ma non propriamente una guardia. Più un’ala piccola come Sergio, Sollazzo o Cardillo. Ma di categoria superiore e adattabile in silver nel ruolo. Staremo a vedere. 

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