(di Marianna Gianforte) Sarà una società terza, estranea al Comune, e probabilmente già dall’anno prossimo, a gestire il complesso immobiliare post-sisma dell’Aquila. Ad annunciarlo è il sindaco Massimo Cialente il giorno dopo la protesta di 150 persone, tra residenti nei quartieri del progetto Case e i villaggi Map, (ma, a detta del sindaco, moltissimi sono stati anche coloro arrivati da altri Comuni, che nulla hanno a che fare con l’assistenza alla popolazione dell’Aquila) agguerriti e contrari a pagare i cosiddetti “bollettoni” del Comune per i consumi di gas, energia e per le spese condominiali (di manutenzione, per capirci). Il primo cittadino – assediato ieri dagli aquilani davanti alla sede del consiglio comunale a Villa Gioia, chiamati a raccolta dall’opposizione di centrodestra, e in particolare da Guido Quintino Liris consigliere di Forza Italia – resta irremovibile: tutti devono pagare, anche perché sulla testa del Comune ora pesa la condanna della Corte dei Conti proprio per la questione dei morosi del progetto Case. La società che nelle intenzioni del sindaco gestirà il patrimonio immobiliare post-sisma, si occuperà di tutto: dalla manutenzione alla riscossione degli affitti e delle bollette.
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