Protezione Civile: Abruzzo in prima fila ad Adriaradnet

ADRIARADNET2Trasferimento tecnologico, omologazione delle procedure amministrative e operative, condivisione dei dati, definizione di un modello di governance per la protezione civile incentrato sulla regolamentazione e sulla cooperazione tra i Paesi che si affacciano sull’Adriatico. Questi i temi principali del meeting che ha visto impegnate dal 4 al 6 giugno le delegazioni appartenenti a tre diversi Paesi (Italia, Croazia e Albania) e a sei organizzazioni: la Protezione civile delle Regioni Abruzzo e Marche, il Branch of CIMA Research Foundation (Albania), l’Institute of Geosciences IGEWE (Albania), il ministero degli Interni albanese e la Regione di Dubrovnik e Neretva (Croazia). Antonio Iovino (responsabile del Centro Funzionale della Regione Abruzzo) ha cosi’ commentato i risultati raggiunti: “Questo momento di approfondimento ci ha permesso di allineare gli obiettivi complessivi del progetto Adriaradnet. Nel giro di dieci mesi saranno installati tutti e quattro i radar; cio’ permettera’ un significativo incremento delle capacita’ di risposta in caso di calamita’ idro-meteorologiche nell’area dell’Adriatico. La nostra delegazione, guidata dal direttore della Protezione Civile – Pierluigi Caputi – ha illustrato in particolare i risultati fin qui raggiunti sul campo della ‘disseminazione’: proprio in un momento di profonda disaffezione nei confronti delle Istituzioni comunitarie e’ fondamentale che i cittadini europei comprendano come vengono finalizzate le risorse e quanto sia importante un’integrazione delle capacita’ in alcuni settori strategici; e tra questi certamente spicca quella per la gestione delle calamita’ naturali”. Nel progetto – ha osservato Iovino – brillano alcune tecnologie d’eccellenza del nostro Paese, infatti la societa’ che si e’ aggiudicata le quattro gare d’appalto per la fornitura e l’istallazione dei miniradar e’ la societa’ toscana Eldes, mentre per la condivisione dei dati in tempo reale e’ stata scelta la piattaforma Dewetra sviluppata per il Dipartimento di Protezione Civile italiano dalla Fondazione Cima”. Questa iniziativa e’ cofinanziata dal Programma di Cooperazione Transfrontaliero IPA Adriatico e il soggetto leader e’ il Centro d’Eccellenza dell’Universita’ dell’Aquila Cetemps, diretto dal prof. Frank Marzano.

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