Il blocco dei lavori del Consiglio provinciale di Pescara è l’eclatante forma di protesta messa in atto dai dipendenti della Società Provincia e Ambiente SpA per richiamare le responsabilità delle istituzioni sullo stato di crisi in cui versa la ditta. Ventitre dei quindici lavoratori sono in cassa integrazione da 4 anni ha sottolineato Luigi Marinucci della Fiom Cgil. “Tra i punti all’ordine del giorno della seduta odierna figurava infatti quello relativo all’alienazione da parte della Provincia delle quote della società partecipata al 78%”. Decisione “inspiegabile” per i sindacati in quanto “Provincia e Ambiente lo scorso anno ha chiuso, i propri bilanci, con centomila euro di attivo. A sostegno della protesta presenti i rappresentanti di tutte le sigle sindacali”. Al presidio di oggi seguirà uno sciopero di 24 ore di tutto il personale dipendente.

MA LA PROVINCIA REPLICA: “PROTESTA IMMOTIVATA”
In relazione alla manifestazione di questa mattina, l’ufficio stampa della Provincia di Pescara precisa in una nota emessa nel pomeriggio: “Per quanto riguarda ill presunto blocco dei lavori del Consiglio provinciale non si è verificata alcuna manifestazione in tal senso. Peraltro la protesta in questione non avrebbe avuto alcuna motivazione considerato che la proposta di delibera all’ordine del giorno sulle società partecipate dalla Provincia non si occupa affatto di questa società. Il provvedimento, peraltro non discusso, prevede la dismissione delle partecipazioni detenute dalla Provincia di Pescara in altre società. Nelle premesse della proposta di delibera si specifica peraltro la volontà politica di mantenere il controllo di Provincia e Ambiente“.

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