Prp Pescara, Sospiri: “Ennesima fumata nera”

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sospiriPrp Pescara, Sospiri: “Ennesima fumata nera”, parla così il capogruppo di Forza Italia in Regione e in una nota va giù duro sull’iter, secondo lui a rilento, del Piano regolatore portuale di Pescara. Ed eccola, di seguito la nota sul Prp Pescara di Sospiri. “Excusatio non petita, accusatio manifesta: se il vicesindaco di Pescara ha ritenuto opportuno sottolineare il pressing esercitato dal gruppo regionale di Forza Italia sul Piano regolatore portuale (Prp) di Pescara ha semplicemente reso evidente cio’ che era implicito, ossia ieri la seduta del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, convocato per esaminare le giustificazioni alle osservazioni al Piano presentato dal Comune di Pescara, si e’ tradotto nell’ennesima fumata nera”. A dirlo e’ il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri commentando le notizie giunte sull’ultima seduta del Consiglio superiore dei Lavori pubblici sul Piano regolatore di Pescara. “Il Consiglio – osserva l’esponente politico – non ha dato il proprio via libera, non ha espresso pareri, e si e’ riconvocato per il 7 luglio, non ritenendo sufficienti le spiegazioni fornite da Comune e Regione. E tutto lascia presupporre che, se anche la data del 7 luglio dovesse rivelarsi interlocutoria, evidentemente il Piano slittera’ in autunno e prima della fine del 2016 non si muovera’ una pietra nel porto di Pescara, ormai vicino alla paralisi. Altro che tabella di marcia ‘soddisfacente’, altro che ‘riunione positiva’ – ha detto Sospiri -: il vicesindaco di Pescara la finisse di vendere fumo. Ieri il Consiglio Superiore ha risposto picche, ossia ha ritenuto ‘insufficienti’ le giustificazioni fornite dal Comune e dalla Regione Abruzzo, ossia dai governi Pd, su un elemento tutt’altro che secondario nella redazione del Piano, ossia l’intervento stralcio della difesa dalle alluvioni, in altre parole sulle misure previste e inserite nel Piano per difendere la citta’ dalla piena del fiume, elemento fondamentale visto che il Pescara corre proprio dentro il nostro territorio. E la cosa e’ ancora piu’ imperdonabile e inqualificabile se pensiamo che il Comune di Pescara ha fornito quelle risposte alle osservazioni con 5 mesi di ritardo rispetto all’unica tabella di marcia valida, ossia quella del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che ha inviato la propria richiesta di chiarimento il 10 dicembre 2014”.  

Dopo oltre 150 giorni Comune e Regione – ha osservato il capogruppo di Forza Italia – hanno invece presentato un documento che non ha meritato neanche la sufficienza del Consiglio superiore, e questo dopo pure aver speso oltre 20mila euro per affidare all’esterno la redazione di quello stesso documento. Dopo la fumata nera il Consiglio Superiore ha concesso un’altra chance, fissando un’ultima riunione per il prossimo 7 luglio, praticamente alla vigilia dell’inizio dell’estate, quando tutti gli uffici subiranno un normale e scontato rallentamento, e per quella data addirittura si e’ reso necessario un confronto con i tecnici dell’Autorita’ di Bacino per tradurre il Pd-pensiero in ordine alle condizioni e alla manutenzione del corso fluviale. Purtroppo tutto lascia presagire, anche per quella data, un nulla di fatto, e il vicesindaco, gia’ lo sappiamo, tentera’ di mascherare l’ennesimo flop con il ‘Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che avra’ chiesto una pausa di riflessione per decidere sul documento’. Ossia altri mesi di imperdonabile ritardo per chi in campagna elettorale aveva promesso miracoli e che dopo un anno non e’ riuscito ad aggiungere un solo tassello, non ha fatto un solo passo avanti rispetto a un Piano che ha trovato gia’ pronto e confezionato. Meno ironia e piu’ concretezza consigliamo alla giunta Alessandrini che, dopo 365 giorni e piu’ di governo, ha solo dimostrato di saper fallire tutti gli obiettivi. Nel frattempo – ha aggiunto Sospiri – attendiamo ancora che il presidente della Regione, il sindaco di Pescara o la Capitaneria di porto, rendano ufficiali i dati inerenti le ultime batimetrie del porto canale, ossia stiamo aspettando di sapere se lo scalo sia o meno agibile e a oggi quanto siano effettivamente profondi i fondali, come riportato nell’ordinanza 58 che manca pero’ degli allegati esplicativi”. 

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