Punti nascita: in aula la risoluzione della minoranza

neonati ospedaleLe forze di opposizione al Consiglio Regionale ancora all’attacco contro la chiusura di quattro punti nascita in Abruzzo. Domani nel corso della seduta dell’Assemblea in programma all’Aquila sarà presentata una risoluzione urgente con cui si chiede al presidente e commissario ad Acta, Luciano D’Alfonso “di sospendere e ritirare immediatamente il Decreto Commissariale 10/2015, che disponeva la chiusura dei punti nascita” di Sulmona, Atri, Ortona e Penne. Tutto ciò perché secondo i consiglieri di Forza Italia, Movimento cinque stelle, Abruzzo futuro e Ncd, “il quadro è cambiato alla luce della posizione assunta nei giorni scorsi dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin”, interpellata nel corso della partecipazione a un evento politico a Rivisondoli (L’Aquila). Sul tavolo la posizione orografica di alcuni punti nascita e il numero in alcuni casi vicino ai 500 nati. Già due settimane fa, la bocciatura da parte della maggioranza di centrosinistra di una risoluzione delle opposizioni aveva provocato tensioni in aula e problemi politici in seno al centrosinistra e della stessa coalizione con i sindaci dei comuni in cui sono a rischio chiusura i punti nascita. Polemiche ci sono state anche per la mancata presentazione da parte del centrosinistra di un documento, annunciato nei giorni precedenti, nella seduta consiliare di lunedì scorso. In aula D’Alfonso aveva spiegato che il tema sarebbe stato trattato in un incontro con il ministro Lorenzin per fare il punto sul commissariamento. Nella risoluzione urgente i consiglieri regionali di opposizione, l’unica firma mancante è del consigliere grillino Leandro Bracco, entrando nel merito dei quattro punti nascita, indicano anche le motivazioni per cui devono essere salvati. 

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