Radicali, l’orgoglio di Pannella

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Il Sesto Congresso dell’Associazione “Radicali Abruzzo” a Chieti all’insegna della nostalgia per le battaglie che furono e delle nuove sfide da affrontare, con la consapevolezza, però, che basta guardarsi un pò intorno per constatare che l’eredità di Marco Pannella, almeno nella sua Abruzzo, non é poi cosi grande. E fa quasi tenerezza vedere un monumento della storia politica di questo Paese come Marco Pannella, alzarsi per dare il suo contributo davanti ad una platea, se non fosse per la presenza di qualche cronista, completamente vuota. L’orgoglio del grande leone é quella del vecchio maestro che sa sempre come rimettere in riga i suoi discepoli e lo fa contestando chi parla di una realtà ancora troppo ancorata alle vecchie battaglie: “Il movimento radicale é diffuso in tutta Europa – sottolinea Pannella – e porta avanti battaglie nuove e di grande importanza come quella del diritto alla conoscenza, ad esempio.” Ma intanto ci s’interroga sul futuro dei radicali d’Abruzzo troppo distanti, come ha ricordato qualcuno nei seuoi interventi, da battaglie locali importanti come la crisi economica, lo svuotamento delle casse di risparmio ed i temi ambientali – se la Torre del Cerrano, oggi, é un Parco Marino – é stato ricordato – lo si deve alle lotte ecologiste dei radicali negli anni ’90, ma oggi, quando si parla di deriva petrolifera e trivelle, i radicali dove sono

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