Rapina Montesilvano: Ore contate per il basista

rapinatoreMontesilvanoPer la seconda volta in un anno da Catania a Montesilvano con il chiaro intento di fare il colpo grosso. Se tre indizi fanno una prova, due sono già più che sufficienti per gli inquirenti che stanno indagando sulla tentata rapina con sparatoria avvenuta sabato mattina alle Poste Centrali di Corso Umberto.  I due rapinatori, entrambi catanesi, saranno interrogati domani dal giudice per la convalida,  in due distinti momenti: il 36enne Mario Giorgetti al carcere S.Donato di Pescara; il 41enne Massimiliano Pafumi nel reparto penitenziario dell’Ospedale Civile dove é ricoverato sotto stretta sorveglianza, per le ferite riportate dai colpi di pistola che l’hanno raggiunto alla gamba, durante la fuga. Le sue condizioni sono stabili, é perfettamente cosciente e non é in pericolo di vita. Interrogatori di garanzia che, dunque, potrebbero risultare interessanti per il Pm Campochiaro che ascolterà le domande del Gip e le relative risposte, se ci saranno, per capire cosa ha spinto i due malviventi siciliani a venire due volte in Abruzzo nel giro di un anno. I carabinieri sono convinti, infatti, che ci sia un basista del posto pronto  ad avvisarli appena si creano le giuste condizioni per entrare in azione, non solo, ma si occuperebbe anche della sistemazione logistica e di tutti gli altri aspetti. Interessante da questo punto di vista le indagini sui traffici telefonici dei due malviventi soprattutto nei giorni immediatamente precedenti al colpo. Secondo quanto é stato accertato, infatti, i due sarebbero arrivati a Montesilvano da Roma dove hanno noleggiato una peugeot 3008 bianca di proprietà di una società di leasing di Bolzano. Per fare la rapina e poi darsi alla fuga, però, hanno lasciato la Peugeot nei pressi del casello autostradale ed hanno rubato una Fiat Stilo e poi, senza indugi, si sono diretti alle Poste Centrali di Montesilvano. Fin qui tutto bene poi la capitolazione degli eventi: la cassaforte temporizzata che non si é aperta, la perdita del controllo della vettura durante la fuga, la collutazione con un carabiniere ed il conseguente ferimento alla gamba di Pafumi e l’inutile nacondiglio di Giorgetti all’interno dell’Istituto Tecnico Alessandrini in Via D’Agnese dove é stato braccato e catturato dalla Polizia.

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