Cinque presunti componenti della cosiddetta banda dei Kalashnikov assolti dalla Corte d’Appello dell’Aquila. Dopo le pene inflitte nel rito abbreviato per diversi imputati, la scelta di seguire il rito ordinario premia alcuni dei presunti esponenti del sodalizio criminale, tra cui due pescaresi, Alessandro Sammassimo, 4 anni e mezzo di carcere in primo grado, e Graziano Tinari, che si é visto cancellare una condanna di 4 anni. Assolti anche Antonio Torino, di S.Giovanni Teatino, tre anni di reclusione in primo grado, Antonio Rutigliano, romano di 47 anni, per lui una pena in primo grado di sei anni, e Claudio Miranni, romano di 52 anni, ritenuto uno dei capi e condannato a 12 anni, ma i giudici della Corte d’appello l’ha ritenuto, così come tutti gli altri, estraneo ai fatti.