Rapporto Confindustria: “Politica colpevole della crisi”

industrie 24 copia” La colpa per la mancata opportrunità data dalla ricostruzione aquilana e le non scelte politiche sia locali che nazionali ci hanno portato a questi dati e a questa evidente recessione!”. Così’ questa mattina il Presidente di Confindustria Abruzzo Mauro Angelucci. L’Abruzzo si caratterizza per un ulteriore saldo negativo di 143 tra iscrizioni e cessazioni di aziende manifatturiere nelle Camere di commercio delle quattro province. A ciò si associa un tasso di disoccupazione, contrattosi nel terzo trimestre dopo l’exploit negativo dei primi due, che si attesta al 10,1% contro una media nazionale dell’11,6%. Particolarmente negativi appaiono i dati semestrali relativi alla Cassa integrazione guadagni che aumenta con riferimento sia alla tipologia ordinaria che a quella straordinaria e registra una vera e propria esplosione per quella in deroga. In un simile pesante contesto economico la situazione viene ulteriormente peggiorata dal calo delle esportazioni in valore (-5,1% rispetto al II semestre del 2011), dato ancora una volta in controtendenza rispetto al valore nazionale ed a quello del Mezzogiorno, il che fa ulteriormente diminuire la quota dell’Abruzzo all’1,7% del totale nazionale. Sul piano dell’innovazione, si registra una contrazione delle richieste di brevetti presentate al sistema camerale regionale che si riducono a meno di cinque al mese come media del semestre.
Sintesi dei principali indici descrittivi del contesto economico abruzzese nel II semestre 2012 (Fonte: Elaborazione Centro Studi Confindustria Abruzzo su dati ISTAT, ISAE, Unioncamere, INPS, UIBM)
Nell’ambito di tale contesto, i dati raccolti nell’Indagine con riferimento al consuntivo del II semestre 2012 mostrano chiaramente il perdurare di una sostanziale stabilità – con orientamento all’ulteriore contrazione – degli indicatori produttivi, una nuova frenata delle vendite ed una tendenziale stagnazione delle esportazioni.

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