“Re Sole”: Giudizio Immediato per Sorgi

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AntonioSorgiQuadro probatorio chiaro. Si va subito a dibattimento senza passare per le udienze preliminari. Cosi ha deciso il Gip de L’Aquila in merito all’inchiesta della Procura Aquilana supportata dall’attività d’indagine della Squadra Mobile di Pescara, sull’appalto per l’ampliamento del Cimitero di Francavilla nell’operazione denominata “Re Sole”. Il riferimento é per l’ex dirigente della Regione Antonio Sorgi, principale imputato, ed il suo importante potere decisionale in virtù dei tanti incarichi conferitigli dall’ex giunta regionale, tra cui la direzione del Comitato di valutazione d’impatto ambientale. L’inchiesta in oggetto viene avviata un pò per caso, un pò no. A dare un impulso decisivo, alla luce, comunque, di un esposto presentato in Procura, le intercettazioni che la Squadra Mobile stava effettuando in merito all’inchiesta sulla Ecosfera. Da queste é emersa l’esistenza, già dal 2004, di un Consorzio, denominato “Progetto & Finanza”, composto dallo stesso Antonio Sorgi, vero dominus della “LT”, anche se formalmente l’amministratrice era la moglie,  come emerso in un’intercettazione tra lo stesso Sorgi ed un impiegata della Banca delle Marche, da Giovanni Vaccarini, della “Sincretica” e da Antonio Di Ferdinando della “Di Ferdinando Costruzioni”. All’epoca il trio aveva messo gli occhi su due importanti opere, lavori al Porto e al cimitero di Ortona. Lo stesso Consorzio riemerge per un altro appalto, tra il 2005 ed il 2006, l’ampliamento del cimitero di Silvi, ma é sull’appetitoso appalto per l’ampliamento del cimitero di Francavilla che si concentrano le maggiori attenzioni della Procura. Un appalto da 2,4 milioni di euro che, secondo l’accusa, sarebbe stato pilotato a favore del Consorzio con la complicità di un altro imputato, Antonio Giordano, funzionario del Comune di Francavilla e segretario della commissione aggiudicatrice nella procedura di gara. Ai 4 si aggiungono altri tre imputati: Roberto Olivieri, Antonio Forese e Graziano Cialfi, componenti della Commissione. In un primo momento indagato ma poi uscito totalmente di scena per decisione dello stesso Pm, il sindaco Luciani. I 7 devono rispondere di Turbativa d’asta, Sorgi, Vaccarini, Di Ferdinando e Giordano anche di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, Olivieri, Cialfi, Giordano e Forese, anche di falso. Significativo il passaggio del Gip nel sottolineare la credibilità dell’ipotesi accusatoria, riferita ai principali imputati che avrebbero condizionato con le loro influenze e conoscenze anche all’interno degli uffici pubblici l’affidamento di commesse mediante il loro intervento sulle procedure di evidenza pubblica. L’inizio del processo il prossimo 9 novembre a L’Aquila.

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