“Re Sole”, niente libertà per Antonio Sorgi

Antonio SorgiNiente libertà per Antonio Sorgi che resta ai domiciliari nella sua abitazione di Giulianova dove è ristretto dallo scorso 30 settembre. Infatti il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha respinto il ricorso del super dirigente della Regione coinvolto nell’inchiesta “Re Sole” incentrata sul project financing per l’ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare. Con il direttore regionale Affari della presidenza della Giunta regionale, titolare di numerose deleghe tra cui la presidenza del Comitato VIA per la Valutazione di impatto ambientale e l’incarico di commissario unico straordinario dell’Agir, l’Autorità per la gestione integrata dei rifiuti urbani, dalla fine di settembre si trova ai domiciliari anche il funzionario del Comune di Francavilla, Antonio Giordano. I provvedimenti restrittivi erano stati firmati dal Gip dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, nell’ambito di un’inchiesta della Procura aquilana coordinata dal Procuratore Fausto Cardella e dai suoi sostituti, Antonietta Picardi e Simonetta Ciccarelli. L’indagine, denominata “Re Sole” dal nome attribuito allo stesso Sorgi in alcune intercettazioni telefoniche, era stata affidata alla Squadra Mobile di Pescara. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti e corruzione, nell’ambito della gara d’appalto da 2 milioni e 400 mila euro relativa all’ampliamento del cimitero comunale di Francavilla al Mare. Altri 5 indagati a piede libero sono l’architetto Giovanni Vaccarini, direttore tecnico della Sincretica s.r.l, Antonio Di Ferdinando direttore tecnico della “Di Ferdinando Michele Costruzioni Generali srl”, Roberto Olivieri, dirigente del Servizio Attività produttive e urbanistiche del Comune di Francavilla, Antonio Forese, dirigente dell’amministrazione provinciale di Pescara e in servizio presso il Comune di Francavilla, e Graziano Cialfi, responsabile di posizione organizzativa del servizio Programmazione e gestione del territorio del Comune di Francavilla. Un secondo filone d’inchiesta, infine, conta altre 4 iscrizioni “tecniche” nel registro degli indagati per verificare presunti abusi nella presentazione della domanda di partecipazione al bando: quelle degli imprenditori Angelo De Cesaris ed Enrico Marramiero, del sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, e di un’impiegata dell’ufficio Protocollo del Comune, Donatella Verzini.

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