Reati ambientali, colpo di spugna sulla megadiscarica?

bussi discaricaSe bastasse un colpo di spugna a lavare via l’inquinamento dall’area ex Montedison di Bussi e dintorni, allora questa potrebbe essere una bella notizia. Peccato che, al massimo, il provvedimento sui reati ambientali dalla suddetta spugna farebbe colare acqua pulita solo sulle persone, lasciando l’inquinamento li dov’è, autorizzato e pertanto impunito. Questo l’allarme lanciato da Maurizio Acerbo, componente della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, che invita tutti, cittadini e parlamentari, a prendere posizione inviando una mail ai componenti della Commissione Giustizia della Camera dei deputati. <Le “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”, attese e richieste da anni anche dagli ambientalisti, arriveranno domani sul tavolo della commissione Giustizia della Camera ma – sottolinea Acerbo – solo dopo essere state “taroccate” in Senato su pressione degli industriali. Chiedevamo norme più severe verso chi inquina e invece ci ritroviamo l’invenzione del disastro ambientale “abusivo”, e cioè un disastro che può essere punito solo se commesso “abusivamente”. Altrimenti, il fatto non sussiste e l’imputato viene assolto>. La denuncia parte dal magistrato ambientalista Gianfranco Amendola, secondo il quale “far dipendere la punibilità di un fatto gravissimo dall’osservanza o meno delle pessime, carenti e molto spesso complicate e difficilmente attuabili norme regolamentari ed amministrative esistenti significa veramente subordinare la tutela di beni costituzionalmente garantiti a precetti amministrativi spesso solo formali o a norme tecniche che talvolta paiono formulate apposta per essere inapplicabili”. Il riferimento è all’avverbio “abusivamente” che nel nuovo testo sostituisce integralmente l’espressione “in violazione di disposizioni legislative, regolamentari o amministrative, specificamente poste a tutela dell’ambiente e la cui inosservanza costituisce di per sé illecito amministrativo o penale”. Di fatto, mentre prima si richiedeva una condotta illecita per violazione di legge, adesso tutto dipende dalla presenza o meno di un’autorizzazione della Pubblica Amministrazione. In pratica, il disastro rischia di essere reso lecito poiché dotato di un’autorizzazione alla produzione. <E’ evidente – aggiunge Acerbo – che se verrà approvata questa nuova norma, più favorevole agli inquinatori, si applicherà anche al processo di Bussi, che non è ancora arrivato a sentenza definitiva>. Resta da chiedersi come mai, in un Paese che si presume normale, la Pubblica Amministrazione possa autorizzare una condotta che potrebbe condurre ad un disastro ambientale, ma questa sarebbe un’altra (lunga) storia da raccontare.

L’intero articolo di Amendola su: www.lexambiente.com/materie/ambiente-in-genere/188-dottrina188/11372-ambiente-in-genere-delitti-contro-l-ambiente-arriva-il-disastro-ambientale-abusivo.html

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