Altri documenti sono stati acquisiti dalla Squadra Mobile di Pescara in merito alla realizzazione, nella città adriatica, dei nuovi uffici della Regione presso il Centro Direzionale “La City”. Dopo quelli che erano stati prelevati in Comune, a Pescara, altri due faldoni sono stati presi a L’Aquila, negli uffici della Regione, dove si sono recati gli investigatori guidati da Pierfrancesco Muriana. L’inchiesta è portata avanti dal sostituto procuratore della Repubblica di Pescara, Annarita Mantini, a seguito di un esposto presentato dal consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari. Al momento non ci sono indagati e neppure ipotesi di reato in quanto si è ancora nelle fasi iniziali dell’indagine ma dall’analisi della copiosa documentazione potrebbero venir fuori sviluppi anche a breve termine.
Per il Movimento5Stelle, che ha prodotto l’esposto, non ci sono perplessità soltanto legate all’onerosità economica (un affare da 35 milioni di euro); come spiegato qualche giorno fa in conferenza stampa, ad osteggiare l’operazione che la Giunta regionale sta concludendo per trasferire le sue sedi pescaresi nel centro direzionale “La City” ci sarebbero anche ” ragioni urbanistiche, e persino di sicurezza delle persone e della navigazione aerea”. Il complesso, infatti, è incluso nella zona di tutela C del Piano di rischio aeroportuale varato nel 2012 dal Comune di Pescara su indicazione dell’ENAC. Per ben 2 volte Pettinari aveva diffidato il Direttore generale della Regione Cristina Gerardis. Ma quest’ultima ha rinviato la responsabilità al Comune per gli aspetti urbanistici. Il caso finirà anche in Parlamento visto che il deputato Gianluca Vacca ha annunciato una interrogazione in cui chiamerà in causa l’ENAC: “In ballo non ci sono temi di scarso conto come la sicurezza dei 701 dipendenti e quella della navigazione aerea”.
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