Regione: scontro tra minoranze sul “Grande elettore”

consiglio regionale emicicloSono tre i “Grandi Elettori” spettanti all’Abruzzo che si aggiungeranno a deputati e senatori nell’assemblea elettiva del nuovo Presidente della Repubblica. Verranno indicati dal Consiglio Regionale con un meccanismo di garanzia che tutela le minoranze con la presenza di un loro rappresentante. E se nella maggioranza di centrosinistra l’indicazione unanime riguarda –come prassi consolidata- i Presidenti di Giunta e Consiglio D’Alfonso e Di Pangrazio, si riaccende lo scontro tra le minoranze, con il Movimento Cinque Stelle che rivendica la designazione come seconda forza politica regionale e Forza Italia che sottolinea i numeri della propria coalizione di riferimento per ufficializzare la nomination di Paolo Gatti, vice presidente del Consiglio.

“Un nuovo vulnus alla democrazia.” –denuncia il consigliere pentastellato Domenico Pettinari- “L’inciucio PD-Forza Italia ha già escluso dagli incarichi istituzionali e di garanzia, come la commissione di vigilanza, la principale forza di opposizione votata dagli abruzzesi. Ora anche per l’assemblea dei Grandi Elettori si ripropone una logica inaccettabile. Non si può ignorare che c’è una questione democratica aperta”. Fa affidamento alla logica dei numeri e alla prassi il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, che sottolinea il dato del centrodestra come seconda coalizione regionale: “Come sempre avvenuto, spetta alle coalizioni e non ai singoli gruppi consiliari l’indicazione del Grande Elettore di minoranza”. Nella precedente elezione venne indicato per le opposizioni regionali Camillo D’Alessandro, votato dal Pd e dai suoi alleati. Numeri alla mano sarà difficile dunque (salvo… franchi tiratori regionali) vedere un grillino abruzzese a Montecitorio il prossimo 29 gennaio, quando inizieranno le votazioni per il nuovo Capo dello Stato.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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