Regione: sulla Programmazione Paolucci incontra i sindacati

Regione50 mila posti di lavoro nel quinquennio e “premio di residenza” in favore di chi impianta attività nei Comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti. E ancora 100 milioni per interventi sul territorio, per la rete di emergenza, per l’Adi e la residenzialità e per la sanità digitale. Sono solo alcuni dei punti qualificanti del nuovo Documento di programmazione economico e finanziaria regionale per il triennio 2015-2017, presentato nel pomeriggio di oggi ai sindacati dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Silvio Paolucci. Il Documento è proiettato a “riformare profondamente l’Ente sul piano istituzionale, organizzativo e gestionale” ed intende riconsegnare alla programmazione e al controllo un ruolo reale. Il Dpefr è un primo atto formale e sostanziale per fissare obiettivi strategici e azioni mentre in sede di legge finanziaria per il 2015 saranno indicati gli obiettivi e le azioni specifiche a breve termine. Quindi, per l’abbattimento dei costi, la necessità di dotarsi della sede unica regionale per gli uffici di Pescara entro il 2017 e, poi, la riforma della governance degli enti dipendenti dalla Regione, con taglio dei compensi ai presidenti e agli amministratori delegati. Il Documento assume come punto di partenza la profonda riforma istituzionale cruciale per aumentare la fiducia dei cittadini, delle imprese e dei territori verso la “Regione Funzione”. Si parla quindi di ridefinizione della Regione basata sulla logica del processo organizzativo e, quindi, di semplificazione e sburocratizzazione, di agenzia digitale e trasparenza amministrativa. Per quanto riguarda, nel merito, l’obiettivo della riforma del sistema istituzionale, si avverte la necessità di consentire alla fonte regolamentare di riacquistare ruolo, di ottenere la piena responsabilità della Giunta per le nomine negli enti, la istituzione dell’obbligo di copertura finanziaria per le leggi, la fissazione di un termine per la discussione e l’estensione dei diritto di cittadinanza attiva. In questa cornice è previsto il varo delle leggi per la Partecipazione e la legge per promuovere la trasparenza.

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