“La visita di Renzi all’Aquila slitterà a febbraio, vogliamo che il Premier venga all’Aquila per vedere direttamente gli importanti risultati ottenuti dopo cinque anni nonostante le tante difficoltà e per chiedergli di continuare a starci vicini”. Così il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, annuncia l’ennesimo rinvio della visita, la prima dal suo insediamento, del Premier Matteo Renzi nelle zone colpite dal sisma del 6 aprile 2009. Dell’arrivo di Renzi all’Aquila avevano parlato lo stesso Cialente, il vice presidente della giunta regionale, Giovanni Lolli, la senatrice Stefania Pezzopane e il presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso. Cialente ha riferito di una telefonata di due giorni fa con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Del Rio “mi ha informato di problemi dei ministeri di riferimento su due questioni pesanti: la guardiania del tribunale, appena risolta, e il patto di stabilità del comune dell’Aquila che rientrerà nel mille proroghe”. “Sulla visita Del Rio mi ha spiegato che Renzi ha sospeso i viaggi nei cosiddetti Cantieri d’Italia fino al 16 gennaio, riprenderanno dopo la conclusione del semestre europeo a guida italiana”. Nel ricordare le proteste anche “con la riconsegna della fascia tricolore al presidente Napolitano per la carenza di fondi”, Cialente, a poco più di tre mesi dal sesto anniversario della tragedia, rileva che la visita attuale ha un significato diverso da quello di qualche mese fa “visto che ora i soldi ci sono. Ci fa un grande piacere che il Premier visiti L’Aquila per constatare che in periferia la ricostruzione è quasi finita e che anche al centro stiamo recuperando il tempo perso per il blocco causato dalla buffonata dei piani di ricostruzione dei centri storici voluti da Chiodi e Fontana (rispettivamente ex commissario per la ricostruzione ed ex coordinatore della cabina di regia ndc) e serviti per fare piani regolatori camuffati”.
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