Ricostruzione – 7 indagati per appalto sottoservizi

veco martinsicuro

AQ gruFinisce sotto inchiesta l’opera pubblica più importante per la ricostruzione dell’Aquila ossia i sottoservizi del centro storico: sette persone sono indagate con l’accusa di turbativa d’asta nell’aggiudicazione della prima parte (33 milioni di euro) del mega appalto per il rifacimento dei sottoservizi del centro storico. La gara è stata appaltata dalla società Gran Sasso Acqua nel suo ruolo di soggetto attuatore: ad aggiudicarsi la commessa è stato l’Asse Centrale Scarl, società consortile a responsabilità limitata composta dalla ravennate Acmar, come capofila, e dalle aquilane Taddei ed Edilfrair. L’avviso di garanzia all’atto dell’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato agli imprenditori Alfredo Zaccaria, presidente dell’Acmar, Giovanni Frattale (Edilfrair), presidente dell’Ance L’Aquila, e Danilo Taddei (Taddei Spa), l’ingegnere Aurelio Melaragni, direttore della Gran Sasso Acqua indagato in qualità di presidente della commissione aggiudicatrice e ora responsabile unico del procedimento. Tra gli indagati anche tre tecnici che avrebbero avuto, secondo la Procura, un ruolo nell’aggiudicazione dei lavori: gli ingegneri Pieralberto Properzi e Flavio Lombardi, componenti della commissione aggiudicatrice, e l’architetto Sandro Annibali. Secondo le accuse formulate dal pm Stefano Gallo, al centro della contestazione ci sarebbe stato “un favoritismo, da parte della commissione che ha aggiudicato i lavori, verso l’Ati che ha vinto l’appalto rispetto ad altre ditte che sono state escluse, tra cui Alma Cis Srl, dell’imprenditore Enrico Marramiero”. Proprio una di queste, stando a quanto si è appreso, si sarebbe rivolta alla Procura, dopo aver fatto ricorso dapprima al Tar e poi al Consiglio di Stato, incassando però pareri contrari. Il legale Vincenzo Calderoni, nominato da Annibali, spiega: “il mio assistito non ha ruoli nella vicenda e pertanto non gli sono state mosse contestazioni. Ciononostante si trova inserito nella lista degli indagati che hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Vedremo le carte e la richiesta del pm per elaborare una strategia difensiva”. Gli altri avvocati sono Alessandro Rosa, Antonio Milo e Ascenzo Lucantonio.

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