video » Sisma : Bankitalia boccia il contributo agevolato e Cialente scrive a Grasso e Boldrini

NEWS 130256La Banca d’Italia boccia il sistema del contributo agevolato attraverso il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per la ricostruzione dell’Aquila e degli altri comuni del cratere sismico.
La notizia è emersa ieri nel corso di una riunione tecnico politica a Roma, che ha preceduto i lavori della commissione in Senato.
Il sistema, già previsto inizialmente per la ricostruzione dell’Aquila è stato introdotto, poi, anche in Emilia Romagna dove è utilizzato tutt’ora.
Un’emendamento all’articolo 8 del decreto emergenze in sede di conversione in queste settimane, presentato dalla Senatrice Pezzopane, prevede la reintroduzione di questo sistema, che ha garantito risultati, nel territorio aquilano. Con un mutuo venticinquennale con la Cassa Depositi e Prestiti, lo Stato potrebbe garantire, a fronte di una rata annuale per interessi di 80 milioni, risorse per la ricostruzione per un miliardo e quattrocento milioni di euro all’anno. Un emendamento che non è stato ancora discusso. Ora la Banca d’Italia sembra dire no a questo sistema perché alimenterebbe il debito pubblico. A rischio ci sarebbero, dunque,  anche i fondi per l’Emilia, erogati con il mutuo. Intanto in Commissione di merito, in Senato, il Governo ha riaperto la strada ad alcuni degli emendamenti bocciati dalla Commissione bilancio che dovrà tornare ad esaminarli, a partire da quello per la proroga dei precari degli enti locali. Via libera anche agli emendamenti per il pagamento dei Sal, gli stati di avanzamento lavori, attraverso il sistema dell’autocertificazione, e quello sull’assistenza alla popolazione. Il governo si è riservato, poi, di riformulare la proposta di modifica per l’allentamento del patto di stabilità per le zone colpite da terremoti o da altre calamità naturali. Il Sindaco de L’Aquila Cialente, infine, oggi ha scritto ai Presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso, una accorata lettera in cui chiede di far verificare dalle commissioni parlamentari i fondi pubblici realmente erogati e spesi per L’Aquila. E’ necessaria una “operazione verità”, scrive Cialente, perché “Parlando con esponenti del Governo e funzionari dei Ministeri, viene continuamente ribadito che per il sisma dell’Aquila, e della città territorio, si è speso anche troppo e che avremmo bruciato grandi risorse”.

Clicca qui per leggere la lettera di Cialente


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