Ricostruzione: Cialente in Procura per i sub appalti

laquilaSubappaltatori mai pagati, oppure liquidati per i lavori svolti, con pagamenti al limite del 50% del ribasso. E’ l’ennesima anomalia della ricostruzione privata nel cratere sismico aquilano. Si tratta soprattutto di piccole e piccolissime imprese, artigiani, marmisti, elettricisti che non sarebbero stati pagati dalle grosse imprese edili coinvolte nella ricostruzione, le quali, a loro volta, avrebbero presentato ai Comuni del cratere sismico delle false autocertificazioni di pagamenti, allo scopo di incassare gli stati di avanzamento dei lavori. Il sospetto è che ci siano imprese che nel cantiere più grande d’Italia vengano a colmare bilanci non buoni. Di conseguenza, i grossi imprenditori non pagano i piccoli subappaltatori che così non ce la fanno ad andare avanti. Le norme prevedono che per ricevere il pagamento degli stati di avanzamento dei lavori le imprese che si aggiudicano i cantieri privati devono presentare i documenti dell’avvenuto pagamento dei subappaltatori e dei fornitori. Con le autocertificazioni falsificate, invece, vengono attestati pagamenti in realtà mai avvenuti. Sono 150 le imprese che hanno deciso a oggi di rivolgersi alla Procura. E con loro ci sarà anche il Comune, con il sindaco Massimo Cialente che da due anni chiede al governo regole più stringenti nella ricostruzione privata, vero cavallo di Troia per episodi di irregolarità e criminalità. (Marianna Gianforte)

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