Ricostruzione, Confindustria parte civile per pratiche ferme

gru“E’ appena nata ma già ha avuto una partenza lenta e con pendenze in essere: tra ricorsi, ritardi e questioni varie – soggette pure a trattative con parti multiple – la Struttura di Missione ha un percorso tutto in salita”. Lo afferma in una nota il delegato alla ricostruzione per Confindustria Rainaldi, che ricorda come la struttura “è stata creata per risolvere subito le questioni che ostacolano la ricostruzione ma, a 5 mesi di distanza, le pratiche che erano ferme continuano ad accumularsi: nei cassetti del Genio Civile qualche mese fa c’erano 1200 pratiche, ora ce ne sono 2.500. Se si fossero sbagliate le imprese a redigere le domande avrebbero pagato subito con la bocciatura delle pratiche, invece adesso chi paga? Perché la politica non dovrebbe assumersi le se responsabilità? Se le cause sono di organizzazione interna degli uffici e non di forza maggiore, quale sarebbe la mancanza di fondi, siamo di fronte ad una interruzione di pubblico servizio. Noi” -prosegue Rainaldi- “conosciamo solo le regole dell’adempimento, per le quali l’impresa paga quando sbaglia: se a sbagliare sono il Genio Civile o la Filiera o altri ancora è giusto che questi paghino. Non ci resta altro che valutare la possibilità di costituirci parte civile onde avere il ristoro dei danni”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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