Continua la protesta degli inquilini degli alloggi popolari guidati dal coordinatore del Mia Casa d’Abruzzo Pio Rapagnà. In un incontro pubblico, questa mattina a L’Aquila, è stata ribadita la richiesta al Consiglio regionale di varare al più presto una legge per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate dal sisma di quattro anni fa. È stata inoltre chiesta chiarezza sulle motivazioni alla base dei ritardi nell’avvio della ricostruzione delle case E dell’Ater e del Comune, sull’uso dei fondi già assegnati e sui costi per la manutenzione e l’amministrazione del progetto Case in cui vivono molti degli sfollati e che rischiano di diventare – ha sottolineato Rapagnà – delle vere e proprie case popolari al posto delle case E non ricostruite. Questa mattina gli inquilini hanno sottoscritto un appello inviato al presidente della Repubblica Napolitano ed ai presidenti di Camera e Senato.
Intanto le iniziative del Mia Casa continueranno anche nei giorni della Perdonanza Celestiniana con uno sciopero della fame di protesta degli inquilini sfollati.

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