Riduzione tasse regionali: scontro sulla legge 32

tenaglia

consiglio-regionale-2Un foglietto carbonaro per far passare alla chetichella ciò che non avrebbero potuto esibire alla luce del sole: descrivono così i consiglieri di opposizione Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo l’emendamento, poi ritirato, che avrebbe abrogato la legge numero 32 del maggio 2014 sulla la riduzione delle tasse agli abruzzesi. Una legge varata con Chiodi presidente in scadenza e subito impugnata dal governo perché approvata – peraltro all’unanimità – in regime di prorogatio, ossia fuori tempo massimo. Il centrodestra, che parla di manovra sventata, è pronto a ripresentarla in consiglio, praticamente tale e quale. “Ieri – sottolinea il capogruppo Sospiri – si chiedeva la cancellazione della Legge n.32 del 21 maggio 2014 che oltre ad interessare i malati oncologici e soggetti trapiantati, prevedeva l’abbassamento della pressione fiscale per gli abruzzesi per oltre 32 milioni 800 mila euro: una Legge che per noi rappresenta sicuramente un modello di buon governo. Il testo è stato impugnato dal Governo ma questo non significa che non ci si possa opporre alla impugnativa o che la Legge non abbia più valore. E’ bene ricordare che la Legge regionale è stata approvata il 21 maggio del 2014 quindi nel periodo di “prorogatio” ma non si poteva fare altrimenti poiché, il Governo nazionale, attraverso il Tavolo Massicci, solo ad aprile ha riconosciuto gli equilibri di Bilancio per la Sanità autorizzando di conseguenza la manovra. Inoltre la proposta, voluta fortemente dal Tavolo di sviluppo che comprende anche le organizzazioni sindacali, professionali e commerciali, fu approvata dall’unanimità dall’Assise regionale. “Ci chiediamo allora” -aggiunge Mauro Febbo- “a cosa verranno destinati questi fondi tolti dalle tasche degli abruzzesi? Sicuramente per spendere e dare seguito alle tante promesse clientelari fatte in campagna elettorale. Il Pd e il centrosinistra anziché ridurre la pressione tributaria continuano a tartassare cittadini e imprese rendendo ancora più difficoltoso un momento così drammatico per il nostro Paese e per la nostra regione. Il gruppo di Forza Italia si opporrà in tutti i modi possibili a questa proposta, momentaneamente ritirata, e nel prossimo Consiglio regionale verrà ripresentato lo stesso testo di Legge della n.32 lasciando lo spazio per la prima firma al presidente D’Alfonso che non potrà tirarsi indietro se davvero vuole tutelare i cittadini abruzzesi”.

 

D’ALESSANDRO (PD): LEGGE INATTUABILE A CAUSA DELLE BUGIE DI CHIODI

“Nel dibattito in Aula è emersa la verità: la famosa legge regionale n. 32 del 21 maggio 2014, che avrebbe ridotto le tasse, introdotto contributi per i malati oncologi ed altri provvedimenti approvati a fine legislatura, impugnata dal Governo perché approvata in regime di prorogatio, non potrà attuarsi. È una bugia, come è una bugia, il tentativo che avremmo voluto aumentare le tasse agli abruzzesi”. Lo afferma il Consigliere regionale del PD, Camillo D’Alessandro, aggiungendo “Dobbiamo abrogare la “legge bugia” di Chiodi e riscriverla, sapendo che dobbiamo garantire le persone che sono più in difficoltà a causa delle finzioni approvate e dalle decisioni non assunte dalla precedente amministrazione regionale. Chiodi – conclude D’Alessandro – ha rinviato l’obbligo della compartecipazione per le prestazioni riabilitative, non ha stanziato un euro ai Comuni, lasciando solo chi si trova più in difficoltà”.

 

PAOLUCCI: C’E’ L’IMPUGNATIVA DEL GOVERNO, MISURE INAPPLICABILI

“Non è vero che la maggioranza voleva cancellare la riduzione delle tasse agli abruzzesi. Si tratta di un’evidente strumentalizzazione dell’opposizione di centrodestra, anche perché se la legge 32 non verrà interamente riscritta sarà impossibile renderne operative le misure”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio, Silvio Paolucci. “La legge approvata dalla precedente maggioranza lo scorso maggio – ha spiegato Paolucci – è stata impugnata dal Governo nazionale. Prevedeva, oltre agli interventi sulla fiscalità, anche misure a sostegno del welfare e contributi ai malati oncologici. Per quanto riguarda quest ultimo asse, in particolare, si tratta di provvedimenti extra Lea, che non possono essere adottati da Regioni sottoposte a Piano di rientro dal deficit sanitario. E evidente, dunque, che non hanno alcuna efficacia. Di qui la nostra decisione di abrogare quella legge e procedere a una revisione completa della normativa, in modo da superare l’impugnativa statale. Credo che avremmo reso un buon servizio a tutti i cittadini abruzzesi, in particolare a quelli che si trovano a vivere situazioni di maggiore difficoltà. Abbiamo comunque intenzione – conclude Paolucci – di riproporre in tempi brevi la revisione della legge regionale 32, rimodulando anche gli interventi sulla fiscalità sulla base di diversi parametri”.

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