La rappresentazione della Natività più famosa d’Abruzzo non ha deluso le aspettative: oltre 12 mila persone hanno assistito alla 62esima edizione del Presepe vivente di Rivisondoli. Poco dopo le 18 la Piana di Piè Lucente, scenario naturale della manifestazione, è tornata a trasformarsi in una piccola Bethlemme. Tante le novità: scenografia rinnovata rispetto al passato e percorsi dei figuranti variati. Otto coni di fuoco sono stati posizionati in mezzo al pubblico per riscaldare la fredda notte rivisondolese. Un’edizione diversa rispetto al passato anche per quanto riguarda i protagonisti scelti nel segno dell’unione dei Comuni degli Altipiani maggiori. A vestire i panni di Gesù Bambino non l’ultimo nato di Rivisondoli come tradizione vuole, ma il piccolo  Filippo Colamarino di Pescocostanzo. Insieme a lui nella capanna della Natività il sindaco del suo paese, Pasqualino Del Cimmuto, nei panni di San Giuseppe, con la figlia Ludovica nel ruolo della Madonna. “Un’emozione grandissima che sarà difficile da dimenticare”, ha affermato Ludovica al termine della manifestazione. “Ero emozionata anche perché questo ruolo è stato già impersonato da mia madre quando era ragazza. Io, credo di averla superata perché vicino a me c’era papà”. “Per me è stato un grande onore partecipare a questa sacra rappresentazione che appartiene al patrimonio storico e culturale di Rivisondoli, nel segno di un’amicizia tra comunità che si è rinsaldata nel tempo. Una partecipazione non solo simbolica ma con la prospettiva di condividere in futuro anche scelte amministrative comuni sempre più importanti”. Soddisfatto anche il sindaco di Rivisondoli, Roberto Ciampaglia. “Come sempre è stata una grande manifestazione con tanta gente che ha respirato quel clima di pace e serenità che caratterizza questo evento. Mi auguro che il messaggio che abbiamo voluto lanciare insieme al collega di Pescocostanzo possa essere raccolto anche dagli altri Comuni del Centro Abruzzo”.

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