Caro Direttore, 

le segnalo che , nell’ambito del “rosadonna Festival dell’eccellenza femminile d’Abruzzo 2013” , tenutosi a Pescara dal 23 al 26 maggio scorso, è stato conferito un riconoscimento a seguito di segnalazioni pervenutemi, in qualità di ideatrice ed organizzatrice del rosadonna Festival che, come Lei ben sa, ha avuto un notevole riscontro di stampa e di pubblico, a livello internazionale,ma soprattutto locale.
Ed è per questo motivo che invio il racconto che ha determinato la scelta della persona a cui è stato consegnato il “riconoscimento”, nello spirito proprio del Festival, che era quello di promuovere le “eccellenze” sconosciute del territorio abruzzese in Italia e all’estero.

Il racconto che segue si riferisce ad un fatto accaduto veramente e che ha determinato la scelta della persona a cui è stato insignito il riconoscimento “rosadonna 2013”.
Questo annedoto è stato raccolto da me e raccontato dinnanzi ad un pubblico commosso e attento , la mattina della giornata conclusiva domenica 26 maggio 2013 , nel corso della cerimonia di consegna a Rosa Di Stefano dell’ opera pittorica dal titolo:
“Una rosa al Pronto Soccorso” appositamente creata, con immenso spirito di solidarietà, dall’artista abruzzese Cinzia Napoleone .

Quando il desiderio crea il sogno
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Questo racconto è tratto da una storia accaduta , che ha determinato il riconoscimento “rosadonna 2013” a Rosa, un’infermiera del Pronto soccorso di Pescara .

Quella notte
Succede così all’improvviso, di svegliarsi nella notte con un senso di oppressione al petto, così forte che non sai se stai ancora dormendo, sei nel mezzo del tuo incubo peggiore o se sei sveglio veramente.
Succede che invece sei sveglio veramente e non senti altro che un dolore acuto dentro che ti sconquassa .
Tutto brucia e le lacrime escono da sole , mentre non riesci nemmeno a fare in tempo a dire “aiuto”.
Succede che cadi a terra e ti stringi il braccio, così forte per farti male da solo e così convincerti che sei ancora lì, magari riesci a pensare se sarà questa l’ultima volta in cui puoi a chiederti dove (cxxxo) hai messo le chiavi della macchina.
Ti senti solo, mentre chiedi con un filo di voce “aiuto”
Il caos intorno a te .Succede all’ospedale. Al Pronto Soccorso ci sei arrivato, non sai come nè con chi. Pensi ai figli, al mutuo, alla moglie, alla compagna, pensi a tuutto. Pensi alla morte e pensi che quel caos ti rimarrà nel cervello e nell’anima, impresso per sempre. Se mai un sempre ci sarà.
Tu, solo con te stesso, in una stanza dipinta di verde, attaccato a una bottiglia rovesciata piena di non sai cosa, a una macchina che lavora per te, e ti dice che sei ancora vivo e tu ti chiedi per quanto lo sarai ancora.
E’ un attimo, un’altra fitta lancinante ti spacca il petto e pensi alla tua solitudine. Intorno a te il caos , gente che urla, barelle che entrano, uomini concitati che strillano ordini. E tu, solo col tuo dolore. E alzi gli occhi perchè senti una leggera pressione calda sulla spalla. Una mano si è posata su di te, e alzi gli occhi più su e incontri altri occhi. Occhi quieti che infondono pace . Una voce “Non ti preoccupare ,non è un infarto, sei qui, stai tranquillo”, e poi leggera , come era giunta vicino a te, si sposta da una barella a un’altra,pare che voli. Per ognuno ha una parola. Donna, angelo , visione, per ognuno ha un motto di conforto. In un momento tutto si placa , il rumore diventa ovattato. Il tuo dolore, le urla e le lacrime si seccano sul viso.
Succede agli uomini, succede a te. Ma chi era, quella notte accanto a te,quella notte in cui credevi di morire?
Era lei, quell’angelo, era Rosa.. L’infermiera del Pronto soccorso. Un angelo in ospedale , un angelo vicino a tutti.
A Rosa il riconoscimento rosadonna 2013 I Edizione
“Una Rosa al Pronto Soccorso”
Opera pittorica donata dall’artista Cinzia Napoleone
Olio su tela 18×24 “Una Rosa al Pronto Soccorso” 2013

Cinzia Rossi
Esperta in politiche di parità
Presidente ANFE Provincia Pescara
C.P.O Comune di Pescara
ideatrice ed organizzatrice del rosadonna Festival dell’eccellenza femminile d’Abruzzo