Due violenti colpi alla schiena, con un coltello da cucina, così nella notte tra sabato e domenica, un cingalese di 29 anni Udara Chandima Kolamunnage ha ucciso il connazionale Sattambia Ralalage Don Susira Kelum Nanayakkara, operaio di 30 anni. La vittima non ha avuto scampo tanto che è morto sul colpo. L’omicidio si è consumato sul pianerottolo antistante le abitazioni dove i due vivono, in un condominio in piazza Castrum Rufi a Garrufo, frazione di Sant’Omero. Secondo i testimoni i due contendenti erano alticci e hanno inscenato una discussione per futili motivi che è purtroppo degenerata in tragedia. All’origine della discussione e ci sarebbe una offesa ricevuta dall’aggressore che avrebbe apostrofato con del “terrorista” il connazionale che lo avrebbe inseguito impugnando il coltello da cucina e lo avrebbe raggiunto, pugnalandolo, sull’ingresso di casa. Tutto si è consumato sotto gli occhi della moglie incinta del secondo figlio della vittima e di un terzo connazionale. La donna ha accusato un malore ed è stata trasferita all’ospedale di Sant’ Omero dove è stata ricoverata per accertamenti. Kolamunnage, che è ora accusato di omicidio volontario, svolgeva mansioni di badante ad un anziano, che è il padre di una delle guardie del corpo personali di Silvio Berlusconi ed è originario di Garrufo di Sant’Omero.

{avsplayer videoid=6061}