Ha resistito a tante intemperie nei suoi 145 anni di vita, ma non all’ultima violenta raffica di vento di sabato sera. Lo storico Trabocco del Turchino, celebrato anche da Gabriele d’Annunzio nel suo romanzo “Il Trionfo della morte” ha ceduto ai violenti marosi in questa inattesa ondata di maltempo di luglio. Non si dice più di tanto sorpreso il sindaco di S.Vito Rocco Catenaro: “L’avevamo previsto – dice -ormai le fondamenta erano irrimediabilmente rovinate, abbiamo comunque previsto anche la sua completa ristrutturazione che partirà a settembre.” A disposizione 120 mila euro, di cui 40 mila finanziati dalla Regione ed 80 mila dai privati, la responsabilità dei lavori affidata a Mario Tenaglia, si ricostruirà uno dei tanti simboli storici dell’Abruzzo tenendo fede alle sue caratteristiche, quelle di una casa di legno sull’acqua, “una strana macchina da pesca”, come scriveva d’Annunzio. Resta il rammarico per la non curanza fino a qualche tempo fa degli amministratori pubblici, visto che l’ultimo intervento per consolidare le fondamenta, era stato effettuato nel 2004. “Mi aspettavo danni peggiori – sottolinea Tenaglia durante il sopralluogo di questa mattina – certo sarà un pochino più complicato effettuare i lavori, ma nel giro di tre mesi. condizioni meteo permettendo, riconsegneremo un trabocco nuovo ma fedele alla sua ottocentesca architettura.”