Quest’anno più che mai i saldi sembrano avviati verso una declinazione al maschile, sfatando il tradizionale binomio “donna-shopping”. Il nostro consueto servizio televisivo sull’inizio delle vendite di fine stagione si è traformato in uno studio quasi accademico, a metà tra la moderna sociologia e la contemporanea antropologia, visto che i più esperti in materia, i più preparati in fatto di sconti, i più attenti alle vetrine del giorno prima dei saldi onde evitare le fregature sono nientepocodimeno che gli uomini! Quei padri, fratelli, fidanzati e amici che per anni abbiamo visto trascinarsi come zombie da un negozio all’altro con aria disperata e zero capacità di emettere suoni di senso compiuto alla richiesta di un consiglio ora sono i più bravi ed esperti, i più modaioli e agguerriti. Ebbene sì, il pianeta shopping si tinge d’azzurro e comincia a parlare la lingua del calzino, del pullover e dello scarponcino da neve. I più anziani commentano con un lapidario ” non ci sono più i maschi di una volta!”, fidanzate e mogli si vedono costrette a contendersi la scena, o meglio il camerino, col maschietto di turno. E i commercianti? In molti avrebbero preferito che i saldi scatassero la prossima settimana anzichè oggi, qualcuno dice di voler aspettare la chiusura delle casse del primo giorno prima di pronunciarsi, pochi si dicono speranzosi! Una cosa è certa: tra commesse già stanche alle 11 di stamattina, bimbi in fuga lungo i corridoi e cani tristemente parcheggiati all’ingresso dei negozi, la spesa media per famiglia anche in Abruzzo come nella media nazionale non supera, nella migliore delle ipotesi, le 250 euro, e di certo in busta finiranno solo i cosidetti acquisti mirati e intelligenti ossia oggetti necessari e capi base ormai vecchi da rinnovare.
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