Salvaguardare l’Ospedale di Gissi

Carissimo Direttore,

l’ospedale di comunità di Gissi non va screditato, ma salvaguardato e sostenuto. Intervengo sulla polemica sollevata nei giorni scorsi riguardo al fatto che i cosiddetti Ospedali di comunità non sarebbero contemplati dalle normative. Sono sconcertanti talune affermazioni sull’Ospedale di comunità di Gissi – in riferimento alle dichiarazioni di Peppino Forte.

L’Ospedale di Gissi rappresenta un modello di assistenza evoluto ed efficace, apprezzato da pazienti e medici di medicina generale.
Quello messo in campo dalla Direzione della Asl è un progetto moderno, che risponde in modo appropriato alle necessità di salute espresse da questa parte di territorio in cui prevalgono popolazione anziana e malattie croniche, che necessitano di forme di assistenza prolungate che non possono essere garantite dagli ospedali “tradizionali”, destinati a trattare la sola fase acuta della malattia.

E’ il decreto del Ministro Balduzzi, da poco convertito in legge, che istituzionalizza questa formula, riconoscendone l’appropriatezza e l’efficacia, ragion per cui l’ospedale di comunità di Gissi può solo essere preso ad esempio. Ci sono, quindi, una montagna di buone ragioni per sostenere e difendere con grande determinazione l’esperienza di Gissi, che oggi rappresenta un presidio importante per la salute dei cittadini del Medio e Alto Vastese.

A Forte, evidentemente, questo tema non interessa, è più attento alle questione burocratiche che a quelle sostanziali, e non gli importa difendere una struttura che ha ridato nuova vita all’Ospedale di Gissi e una nuova possibilità di assistenza ai cittadini del territorio.

Egli trova più utile sollevare inutili polveroni e pretesti strumentali per le sue sterili battaglie con l’unico scopo di screditare la Direzione della Asl e la classe politica locale, piuttosto che interpretare il vero sentimento e le necessità dei cittadini del territorio. Dobbiamo prendere atto che è questa la politica a difesa del territorio che sostiene; questa è la dimostrazione di quanto abbia a cuore la salute dei cittadini, puntando il dito contro una struttura che invece va salvaguardata e sostenuta.

Antonio Prospero
Presidente Commissione Agricoltura
Consiglio Regionale

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