S.Giovanni T., Marinucci a Terna: “Vicino al cavidotto abitateci voi!”

elettrodotto“Voi ci abitereste vicino al cavidotto? Allora acquistate le case di quei cittadini di San Giovanni Teatino che hanno già pensato di vendere le loro abitazioni, per di più svalutate dalla presenza del cavidotto.” E’ più di una provocazione quella del sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, che rivolge questa domanda ai vertici della società Terna e che ha intrapreso, assieme alle associazioni ambientaliste, una vera e propria battaglia contro il cavidotto che passerà, spiega Marinucci, proprio sotto la Tiburtina, in un’area densamente abitata. Il cavidotto, complessa e imponente opera per il servizio elettrico, Montenegro – Italia, dopo l’attraversamento sotto l’Adriatico , approderà in zona Villaggio Alcione di Pescara a Fosso Vallelunga per poi proseguire, dopo un’altra tratta sotterranea, con l’elettrodotto Villanova – Gissi. Domani ci sarà un “open day” al Teatro d’Annunzio di Pescara, dalle 9 alle 19, con Terna che cercherà di rassicurare i cittadini su questa opera e sull’impatto ambientale e la salute dei residenti, ma domani pomeriggio faranno sentire la loro voce anche le associazioni ambientaliste che terranno un “flash mob” per dire no all’opera e ci sarà anche il sindaco Marinucci, il quale chiede, almeno, lo spostamento del cavidotto in un’area meno antropizzata. Intanto l’assessore regionale Mario Mazzocca, con una nota ufficiale indirizzata al segretario generale dell’autorita’ del bacino interregionale del fiume Sangro, Michele Colistro, ha richiesto tutta la documentazione inerente il procedimento autorizzativo dell’infrastruttura della societa’ Terna.”Abbiamo chiesto – spiega Mazzocca – che ci venga fornita, nel piu’ breve tempo possibile, una dettagliata relazione informativa, previa effettuazione dei dovuti approfondimenti, anche e soprattutto, in relazione alle supposte previsioni progettuali inerenti l’eventuale installazione di sostegni in aree a pericolosita’ piu’ o meno elevata. La richiesta – continua l’assessore – e’ quanto mai legittima alla luce di quanto avvenuto una decina di giorni fa, quando il fiume Pescara, pur a fronte di una piena di modesta entita’, ha sommerso diversi cantieri legati alla realizzazione dell’opera infrastrutturale, facendo emergere, secondo primi rilievi, come l’opera sia localizzata in aree classificate a rischio idrogeologico, pertanto soggette al pericolo di frane ed esondazioni. Tutto questo ci pone di fronte alla necessita’, urgente e improcrastinabile, di verificare il percorso che ha portato al rilascio dei permessi. Quale che sia la legittimita’del procedimento amministrativo, resta il fatto che, a nostro avviso, non si puo’ pensare con una semplice determina dirigenziale (la 130/2008 del 19 novembre 2008) di dare il via libera ad un progetto cosi’ fortemente impattante, la cui valutazione non puo’ essere lasciata alla semplice vidimazione degli uffici tecnici della Regione. Tanto piu’, anche alla luce del recente pronunciamento del Tar Lazio sui permessi di ricerca petrolifera nel Teramano, che ha evidenziato l’imprescindibilita’ del coinvolgimento delle comunita’ localiin tutte le fasi del procedimento amministrativo”.

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