Chiuso per disposizione del sindaco Tiziana Magnacca il centro di accoglienza migranti di San Salvo. La struttura è stata sottoposta alla verifiche da parte dei competenti uffici comunali” –si legge in una nota del Sindaco- “in particolare della rispondenza alle norme urbanistiche e igienico-sanitarie. Pur comprendendo la situazione di queste persone che sono fuggite dai loro paesi d’origine a causa della fame e delle guerre” – ha spiegato Magnacca – “riteniamo che il peso di questa responsabilità non possa essere scaricata sulle comunità territoriali, già tanto fragili da un punto di vista sociale ed economico in un momento così difficile, e che il governo nazionale lavori affinché anche gli altri paesi europei si facciano carico di questa problematica senza lasciarci soli. In questo momento economico ” –aggiunge- “la solidarietà non può essere fatta correndo il rischio di allontanare le imprese che operano del nostro territorio”. L’episodio ha diviso la città: a San Salvo c’è che plaude all’iniziativa del Sindaco, ma anche chi –come il componente dell’assemblea nazionale del PD Agostino Monteferrante- parla di “paura come reazione sbagliata ad un tema complesso, che riguarda tutti noi. Nella fattispecie” –spiega-“non c’è nulla a che vedere con l’immigrazione clandestina. Gli eritrei ospitati ed ora scacciati da San Salvo sono profughi richiedenti asilo in fuga dalla guerra, come lo fummo noi italiani in passato…..”
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