video » Sanità, altri 5 piccoli ospedali a rischio?

Posti lettoAltre lacrime, altro sangue? Sono quelli che potrebbero essere versati per garantire il bilanciamento delle nostre strutture sanitarie a livello nazionale; un sistema che è sempre oggetto di continue correzioni per far quadrare i conti, a discapito (molto spesso) della qualità e dell’efficienza dell’assistenza.
Secondo indiscrezioni giornalistiche del quotidiano “La Stampa”, in tutta Italia, ci sarebbero più di 200 ospedali che non garantiscono la dotazione minima di posti letto per acuti, individuata in 120. E tra questi ci sono ben cinque nosocomi abruzzesi: quelli di Ortona, Atessa, Penne, Popoli e Castel di Sangro, oltre a due (Guardiagrele e Tagliacozzo) che le lacrime ed il sangue lo hanno già versato, avendo già pagato il fatto di essere al di sotto dello standard previsto dalle norme.
I tecnici del ministro Beatrice Lorenzin illustreranno queste ventilate novità, non gradite dalle Regioni, al prossimo incontro del Patto per la Salute. E ci sarà bagarre nonostante da 222 ospedali in odore di chiusura si arriverà a 175. L’Abruzzo sembra poter dormire sonni tranquilli. Nel Piano Operativo della nostra sanità che porterà al 2015 sia il numero dei posti letto pubblici e privati e sia la loro distribuzione sul territorio potrebbero evitare ulteriori “tagli” anche se questa ipotesi non può essere scartata a priori.


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