Sanità – FI in difesa di 1.100 precari delle Asl

corsia ospedale” Son ben 1.100 i precari delle 4 Asl, ad oggi in servizio nei LEA (livelli essenziali di assistenza), a rischio licenziamento o meglio già raggiunti da lettere dirigenziali che annunciano loro il non rinnovo dei contratti. Medici, paramedici e infermieri – spiega il capogruppo di FI in Consiglio regionale Lorenzo Sospiri – i cui contratti flessibili a scadenza non verranno più rinnovati. D’Alfonso, in qualità di Commissario ad Acta per la Sanità, ha deciso con apposito decreto del 25 maggio scorso di mandarli tutti e 1.100 a casa lasciando di fatto interi reparti senza personale, peraltro alla vigilia delle ferie estive”. Così la dura denuncia del gruppo consiliare di opposizione a Palazzo dell’Emiciclo:” Questa lettera – Sospiri mostra alla stampa la missiva del Governatore – è stata inviata, nei giorni scorsi, ai manager delle 4 Asl ora seriamente in difficoltà: è un’impresa a dir poco ardua salvare i livelli essenziali di assistenza alla luce di queste decisioni. Decisioni che non hanno tenuto conto della vera situazione della sanità in questa regione”. ” Un atto – aggiunge Mauro Febbo – frutto della sudditanza che il Pd abruzzese soffre nei confronti di Roma e del governo Renzi. Un taglio che metterà in ginocchio le quattro Asl e i principali ospedali abruzzesi: un dato su tutti è quello di Pescara dove lo Spirito Santo perderà ben 44 medici in diversi reparti”. In sostanza, il decreto di D’Alfonso intende raggiungere subito il 50 % delle risoluzioni contrattuali dei precari Asl: “1.100 precari in meno nelle quattro Asl sono una piccola Termoli Imerese – conclude Sospiri -, il tutto sulla pelle della gente”.

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