Lo scorso 7 maggio, con Decreto Interministeriale, sono state stanziate le risorse per la non autosufficienza, assistenza domiciliare, tutelare e personale, trasferimenti monetari condizionati all’acquisto di servizi di cura e ricoveri di sollievo in strutture sociosanitarie. Dei 340 milioni su territorio nazionale, all’Abruzzo sono arrivati quasi 8 milioni e 300 mila euro, una cifra non astronomica ma importante per consentire ai Comuni di assicurare tramite cooperative convenzionate un servizio per i cittadini più bisognosi. E bene la Regione si é dimenticata di produrre la delibera per illustrare al Ministero come intendeva utilizzare questi fondi, mentre l’80% dei Comuni, già a febbraio scorso, ha smesso di erogare i servizi per mancanza di soldi ed alcuni, con alto senso civico, hanno anticipato di tasca propria. Di chi é la responsabilità? In parte della Giunta Chiodi, in parte dell’attuale Giunta D’Alfonso, ma non in minima misura dei dirigenti regionali. Il problema é che c’é il sospetto di un errore amministrativo, ovvero aver confuso la delibera per i fondi del sociale, questa regolarmente inviata, con la delibera per la nonautosufficienza che é una voce a parte. A denunciare lo stato delle cose il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Domenico Pettinari che depositerà lunedi una risoluzione urgente a l’Aquila per cercare di salvare il salvabile: “Al ricevimento della delibera il Ministero si prende trenta giorni per espletare l’erogazione – spiega Pettinari – questo significa che se tutto va bene i fondi arrivano a novembre ma a quel punto i comuni non potranno più beneficiarne perchè ormai l’anno volge al termine. Troviamo questa cosa gravissima – tuona Pettinari – centinaia di famiglie abbandonate a se stesse con a carico persone malate, disabili gravi, che da febbraio non ricevono più nessun tipo di assistenza, mi aspetto solerzia da parte del Governo Regionale, quella stessa solerzia per prendere altri provvedimenti in questi giorni, perchè ancor prima di ponti e strade é necessario occuparsi delle persone che hanno più bisogno.”